Sondaggi elettorali SWG: sale il M5S, torna a scendere il PD

Pubblicato il 15 Febbraio 2015 alle 00:11 Autore: Gianni Balduzzi

Nell’ultimo dei sondaggi elettorali SWG sembra essersi spento l’effetto Mattarella che aveva beneficiato il PD, che è tornato a scendere, al 38,7%, dal 39,5%. Si tratta comunque di livelli molto alti, vicini a quello delle europee.

A beneficiare sembra essere il M5S, che guadagna ben l’1,1%, e arriva al 18,1%, cifra intorno alla quale è da alcuni mesi e sembra rappresentare lo zoccolo duro del partito.

Male invece Forza Italia, che scende al 14,6%, dal 15,1%, proseguendo la propria crisi, che si accompagna ai travagli interni tra e correnti. Male anche l’alleato Fratelli d’Italia che ha un crollo dal 3,4% al 2,8%.

Lega Nord stabilizzata sul 12,3%, tuttavia ancora per SWG non riesce a diventare il partito di maggioranza del centrodestra.

Gli altri piccoli partiti come SEL e NCD-UDC sono piuttosto stabili, al 3,2% e 3,4%, entrambi comunque la nuova soglia dell’Italicum, se venisse approvato

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Sondaggi elettorali SWG: la maggioranza degli italiani teme di non trovare un lavoro se lo perdesse

Tra i sondaggi di SWG vi sono anche quelli di argomento economico-sociale, e la crisi economica ed occupazionale certamente è protagonista di molte analisi di questi ultimi anni.

L’istituto di sondaggi ha voluto chiedere se in caso di perdita di lavoro in quanto tempo sarebbe possibile trovarne un altro. La maggioranza assoluta, il 52% ha risposto di non essere sicuro di trovarne. Solo il 16% ritiene di poterlo trovare tra poche settimane e 6 mesi. Come si vede prevale nel sondaggio il pessimismo, ma non in modo omogeneo.

Il 52% diventa 65% nelle Isole, 59% al Sud, e 60% al Centro e scende al 46% al Nord-Ovest e 42% al Nordest.

Ancora una volta l’Italia non appare unita

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Sondaggi elettorali SWG: meno della metà riesce a soddisfare bisogni extra con le proprie entrate.

La successiva domanda del sondaggio SWG riguarda la possibilità di concedersi spese extra lo stretto necessario, e solo il 46% in effetti are riuscirci, contro la maggioranza, il 50% che ritiene di potersi limitare al solo necessario o addirittura di non poter arrivare neanche a quello.

Qui la differenza regionale è ancora più ampia: se al Nord-Ovest e al Nord-Est il 57% e il 55% riescono ad acquistare anche alcuni extra, invece al Sud e nelle Isole questi diventano il 33%34%. Differenze quindi di ben il 24%

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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