Cinque porti italiani in vendita, Invitalia ha organizzato un bando

Pubblicato il 20 Agosto 2015 alle 16:49 Autore: Alessandro De Luca
cagliari

Trieste, il Porto delle Grazie di Roccella Jonica, passando per la marina di Portisco, in Costa Smeralda, Capri e la marina di Arechi a Salerno realizzata da Santiago Calatrava. Sono questi i cinque porti che Invitalia, società controllata dal Ministero dell’Economia, ha messo in vendita.

Originariamente incluse nella valorizzazione di Italia Navigando

Circa 2.500 posti barca per un valore di circa 50 milioni di euro, che rientravano, come spiega il Corriere della Sera, nel progetto di valorizzazione in capo alla società Italia Navigando che, attraverso un massiccio investimento statale, mirava a costruire un maxi polo nautico tra nord e sud, con una rete di 50 porti per 50 mila posti barca.

Un progetto, però, che è naufragato a seguito del fallimento di Italia Navigando e che ha spinto Invitalia ad organizzare un bando per le dismissioni delle strutture portuali.

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Escluso il porto della Concordia di Fiumicino

Un bando che, come ha sottolineato il quotidiano di via Solferino, ha incontrato alcuni intoppi ed ostacoli. A partire dalla scadenza, inizialmente fissata per il 13 luglio e poi prorogata a fine mese. Ma non solo.

In origine, infatti, era prevista l’inclusione di una sesta marina, quella del nuovo Porto della Concordia a Fiumicino. Sulla sua costruzione, a cui ha preso parte anche Italia Navigando, però, gli inquirenti della procura di Civitavecchia non ci hanno visto chiaro, avviando indagini per abuso d’ufficio, frode e appropriazione indebita e iscrivendo nel registro degli indagati l’ex presidente di Italia Navigando Ernesto Abaterusso, l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri e Manlio Cerroni.

L’interrogazione parlamentare Pd sul porto di Roccella Jonica

Dove, poi, non c’erano indagini giudiziarie a ostacolare la vendita, il problema ha riguardato il coinvoglimento dei soggetti privati. A Capri, infatti, il comune, che detiene il 51% delle quote della marina locale, ha chiesto a Invitalia di non volere soci privati, approvando una delibera comunale in merito. Così, come spiega il Corsera, tra i potenziali acquirenti che hanno fatto un’offerta c’è anche il comune della limitrofa Anacapri.

Caso differente è, invece, quello che ha riguardato il porto delle Grazie di Roccella Jonica, in Calabria. In questa circostanza, infatti, c’è stata un’interrogazione parlamentare dei deputati calabresi del Partito Democratico Nico Stumpo e Vincenza Bruno, che hanno puntato il dito contro la riserva di quota del “31% a favore di enti e/o imprese pubbliche”. Secondo i parlamentari dem, infatti, ciò avrebbe avvantaggiato palesemente l’unico ente pubblico interessato all’acquisto, il comune di Roccella Jonica, nonostante Invitalia avesse motivato la scelta di vendere i porti con l’obbligo di rispettare la norma che impone la dismissione delle partecipazioni societarie da parte degli enti pubblici.

L'autore: Alessandro De Luca

Classe 1990. Laureato in Scienze politiche (indirizzo Scienze di governo e della Comunicazione Pubblica) alla Luiss Guido Carli di Roma. Giornalismo e politica, le mie passioni da sempre. Collabora con Termometro Politico da maggio 2014. Attualmente è membro di Giunta dell'Associazione Luca Coscioni.
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