Comunali Roma: ecco il programma di Giorgia Meloni

Pubblicato il 11 Maggio 2016 alle 11:58 Autore: Redazione
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Comunali Roma: ecco il programma di Giorgia Meloni

Un programma per una città dalla “storia eccezionale”. E’ quello di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia e candidata alla carica di sindaco di Roma alle prossime elezioni amministrative.

La Meloni rivendica l’eccezionalismo di Roma, città che in quanto tale non può essere governata con “regole normali” ma che, al tempo stesso, richiede un passaggio dalla “cultura dell’emergenza continua alla costruzione di un progetto” organico e orientato “a ciò che sarà la Capitale tra 20 o 50 anni”. Tra i punto principali del programma c’è l’obiettivo di aprire “una vertenza decisiva e definitiva per far riconoscere alla Capitale uno status adeguato al suo ruolo, e metterla in condizione di competere alla pari con le altre metropoli europee”, in modo da fornire a Roma “gli stessi poteri speciali che possiedono tutte le grandi capitali europee”.

Nella logica del decentramento, la Meloni si appella alla Regione Lazio e, in seconda battuta al Governo e al Parlamento, chiamati ad “emanare una nuova legge costituzionale” nel caso in cui “la Regione Lazio non trasferirà subito poteri legislativi e risorse economiche” alla Capitale. Inoltre, tra le varie richieste di devoluzione, la leader di Fratelli d’Italia chiede anche un “consistente trasferimento patrimoniale” con riferimento all’area archeologica centrale, oggi divisa a metà tra Comune e Stato – che “con i soldi incassati dal Colosseo tiene in piedi il Ministero dei Beni culturali” –  chiedendone quindi una gestione autonoma.

Comunali Roma, il programma di Giorgia Meloni: debito, rifiuti e gestione delle partecipate

Riguardo al debito – che secondo la Meloni va ricondotto alle “gestioni di Rutelli e Veltroni” – viene richiesto il riconoscimento “una tantum” degli arretrati, in modo da alleviare la spesa sugli interessi e, contestualmente all’azzeramento del debito, poter dar via ad un vero processo di detassazione tale da liberare risorse per investimenti e far ripartire i consumi. Per la Meloni non si pone il problema se sia giusto o meno far pagare “a tutti gli italiani di pagare il debito accumulato dalla città”, rivendicando invece “il prezzo e il peso dei compiti istituzionali e dei servizi che la città rende a tutta la Nazione e al mondo intero”.

Riguardo al malaffare e alle vicende di Mafia Capitale, la Meloni annuncia un taglio con il passato, puntando “all’applicazione delle regole per appalti trasparenti, tempi certi e pagamenti puntuali, valutando la prestazione dei dirigenti comunali soprattutto su questi parametri”, dichiarando di voler chiedere “direttamente al Presidente dell’Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone, di indicare il Responsabile dell’Anticorruzione in Campidoglio, perché non voglio essere io a scegliere il mio controllore”.

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Riguardo ad altri temi, Meloni respinge le accuse di un eccesso di personale pubblico – “Roma non ha un numero di dipendenti comunali superiore alla media nazionale” e anche “il numero di dirigenti è in linea” – promettendo lo sblocco delle assunzioni stoppate dall’ex sindaco Ignazio Marino e puntando ad una migliore efficienza dell’intero apparato burocratico, battendo il tasto sulla “responsabilità personale dell’impiegato pubblico che raccoglie la pratica del cittadino e la segue fino a compimento”. E sulle partecipate spiega di voler tagliare i rami secchi ed improduttivi e creare una holding – “una cabina di regia” – per quelle non quotate in borsa (quindi non ACEA), puntando a risparmiare “qualche decina di milioni all’anno in forniture ed appalti”.

Per quanto riguarda il decoro e la pulizia dell’Urbe, la Meloni promette la linea dura contro chi “offende la bellezza di Roma” e fissa al 75% l’obiettivo di differenziata da raggiungere entro la fine del mandato al Campidoglio, senza bisogno né di nuovi termovalorizzatori né di nuove discariche e puntando inoltre a legare la TARI non più alla superficie in metri quadri ma alla “effettiva produzione di rifiuti indifferenziati” mediante una cosiddetta “tariffa puntuale”.

Sul tema della viabilità, la Meloni punta a “trasferire il più possibile gli spostamenti dal mezzo privato a quello pubblico”, il tutto mediante portando a definizione il progetto sull’anello ferroviario e completando la metro C “il prima possibile”, affiancando una rete di trasporto pubblico “moderna e veloce” al “potenziamento delle nuove modalità di trasporto” come car e bike sharing, da ampliare ben oltre l’area del centro storico.

Comunali Roma: cultura e sicurezza nel programma della Meloni

Sul versante culturale, la Meloni punta al trasferimento di ministeri e uffici centrali – in particolare i dicasteri di Difesa, Finanze ed Agricoltura e parte degli uffici della Presidenza della Repubblica – riconvertendo tale area del centro storico e puntando a farla diventare “il più grande sistema museale del mondo”.

Riguardo alla vivibilità, particolare attenzione alle ex borgate abusive in periferia – “completerò l’approvazione di tutti i piani particolareggiati e dei toponimi” – e puntando al meccanismo della “casa a riscatto” – “chi paga regolarmente l’affitto e ne cura la manutenzione, acquista gradualmente la proprietà, fino a riscattarla al termine del percorso” – per favorire l’indipendenza e l’autonomia delle famiglie più disagiate.

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Particolare attenzione viene posta al tema della sicurezza e dell’integrazione, con un punto fermo: “Se la tua cultura è contraria alle mie regole, al mio diritto, alla mia civiltà millenaria, o modifichi la tua cultura e lasci che davvero la Capitale possa accoglierti, offrendo e chiedendo rispetto, o non c’è posto per te”. Via quindi alla chiusura di centri di preghiera non riconosciuti, garantendo libertà di culto ma “nel rispetto della legalità”. E tra le prime delibere ci sarà anche quella per il “nuovo Regolamento dei Campi Nomadi”, per porre rimedio a quelle che oggi non sono altro che “distese di baraccopoli e ricettacoli del degrado”.

Dalla Meloni un ‘sì’ convinto anche alla candidatura alle Olimpiadi 2024 – oltre che alla realizzazione di nuovi stadi per Roma e Lazio – includendo nei prossimi grandi eventi anche il Giubileo 2025, facendo in modo che “per Roma vivere un evento eccezionale sia la normalità”.

Questo è solo parte del programma di Giorgia Meloni per la Capitale. Per il progetto completo, cliccate qui.

Per il programma di Virginia Raggi, clicca qui.

Per il programma di Roberto Giachetti, clicca qui.

Per il programma di Alfio Marchini, clicca qui.

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