Ecco cosa accadrebbe in caso di guerra nucleare tra Usa e Russia

Pubblicato il 24 Maggio 2016 alle 14:33 Autore: Guglielmo Sano
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Ecco cosa accadrebbe in caso di guerra nucleare tra Usa e Russia

Il gruppo di ricerca Future of Life Institute (FLI), di concerto con lo storico della scienza Alex Wallerstein, ha creato delle mappe interattive che ricostruiscono un ipotetico scontro nucleare tra Usa e Russia. Sono circa 15.375 gli ordigni nucleari sparsi per il mondo – oltre alle potenze conosciute Usa, Russia, Francia, Cina, India, Pakistan, Israele anche la Corea del Nord potrebbe avere un arsenale, seppur “modesto” (al massimo 15 bombe atomiche) – il 93% è in mano di russi e americani.

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Ecco cosa accadrebbe in caso di guerra nucleare tra Usa e Russia

Per le loro elaborazioni, i ricercatori del FLI hanno utilizzato un elenco degli obiettivi nucleari del governo americano risalente al 1956, recentemente declassificato e, in seguito, pubblicato dal National Security Archive’s. In esso sono contenuti i piani di attacco a 1.100 siti strategici in Cina, Corea del Nord, Europa dell’est e, naturalmente, Russia.guerra nucleare, fallout, arsenale nucleare russia

Per rendere quanto più possibile realistica la simulazione di un fallout nucleare, Wallerstein ha inserito nell’equazione diversi tipi di bomba (da 100 a 10mila kiloton) e le condizioni climatiche dei giorni che vanno dal 29 aprile al primo di maggio 2016. I terribili effetti della ricaduta al suolo in forma di pulviscolo e cenere del materiale coinvolto nell’esplosione (e reso radioattivo) provocati, per esempio, da ordigni da 100 kt (quelle attualmente nelle possibilità delle forze armate Usa sono molto più potenti) sganciati o lanciati nel corso dell’arco dei tre giorni suddetti (particolarmente sfavorevoli dal punto di vista del tempo atmosferico), si ripercuoterebbero, quasi immediatamente, anche su Germania, Danimarca, Finlandia. Se, invece, gli Usa si scagliassero contro gli obiettivi con tutta la loro forza nucleare in un solo giorno, probabilmente il pianeta subirebbe una mini-glaciazione decennale, oltre al collasso dell’agricoltura.

(Si consiglia di guardare lo slideshow in modalità “schermo intero”)

Dal FLI si sottolinea che la lista degli obiettivi nucleari statunitensi del 2016, ovviamente è top secret, non dovrebbe essere molto diversa da quella di 60 anni fa. Molti analisti ed esperti evidenziano che una quantità di 300-1000 ordigni nucleari sia bastevole a soddisfare qualsivoglia scopo di “deterrenza”, tuttavia, la corsa agli armamenti non rallenta quanto dovrebbe, esponendo il mondo a una grave minaccia.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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