Elezioni comunali Taranto 2017: candidati, sondaggi e risultati

Pubblicato il 22 Maggio 2017 alle 00:01 Autore: Emanuele Vena
Elezioni comunali Taranto 2017, candidati sondaggi e risultati - vista aerea del Golfo di Taranto

Elezioni comunali Taranto 2017: candidati, sondaggi e risultati

Aggiornamento 26 giugno 2017 – Elezioni Comunali Taranto 2017, i risultati del ballottaggio: Melucci (centrosinistra) batte Baldassari (centrodestra) di 1000 voti e diventa nuovo sindaco. Affluenza al 32.88%, addirittura oltre 23 punti in meno del primo turno.

Aggiornamento 12 giugno 2017 – Elezioni Comunali Taranto 2017, i risultati del primo turno: Baldassari (centrodestra, 22.27%) andrà al ballottaggio con Melucci (centrosinistra, 17.92%). Affluenza al 58.51%, circa 4 punti in meno del 2012.

Taranto è uno dei principali Comuni italiani chiamati al voto alle elezioni amministrative del prossimo 11 giugno 2017. Insieme a Lecce, la città jonica rappresenta il simbolo di questo voto amministrativo in Puglia, che chiamerà alle urne oltre 880 mila cittadini sparsi in 54 Comuni della Regione.

La “città dell’ILVA” si presenta all’appuntamento elettorale con una folta truppa di liste e candidati sindaco. Tutti con un solo obiettivo: raccogliere il testimone del sindaco uscente, Ippazio Stefano.

Elezioni comunali Taranto 2017: i risultati precedenti

Nel 2012 il primo cittadino uscente ottenne la riconferma per un secondo mandato, bissando il successo del 2007.

Dopo aver mancato il successo al 1° turno per una manciata di voti, Stefano sconfisse al ballottaggio – con quasi il 70% dei voti – il candidato della Lega d’azione meridionale Mario Cito.

elezioni comunali taranto 2017 - risultati 2012

Elezioni comunali Taranto 2017: candidati e liste

Ciò che colpisce del voto a Taranto sono innanzitutto i numeri della vigilia. Sono 10 i candidati alla poltrona di sindaco del capoluogo pugliese. A loro sostegno vi saranno complessivamente ben 37 liste, battendo il record di 31 del 2012. Addirittura 1149 i candidati che proveranno a conquistare uno dei 32 posti da assegnare in Consiglio Comunale. Praticamente, una media di un candidato consigliere ogni circa 148 elettori della città jonica. Numeri che avrebbero potuto essere ancora più rilevanti senza le esclusioni dell’ultima ora. Che hanno coinvolto i candidati sindaco Giuseppe Quaranta (Movimento Indipendentisti Duosiciliani) e Alfonso Alfano (Movimento disoccupati), esclusi per irregolarità relative alla raccolta di firme.

Questo l’elenco completo – in ordine alfabetico – dei candidati ammessi al voto (tra parentesi le liste collegate): Stefania Baldassari (Ambiente e Lavoro, Lista Baldassari, Forza Taranto, Taranto nel cuore, Direzione Taranto, Iniziativa Democratica, Progetto in Comune), Piero Bitetti (Movimento civile Cultura e Università, Io sto con Taranto, Pensionati e invalidi giovani insieme, Rivoluzione Cristiana, Laboratorio Democratico, Taranto Bene Comune, Taranto Futuro Prossimo), Massimo Brandimarte (Lista Brandimarte Sindaco, SDS – Sviluppo Democrazia Sud), Mario Cito (AT6 – Lega d’Azione Meridionale), Vincenzo Fornaro (Taranto Respira, Partecipazione è cambiamento, DemA), Pino Lessa (Lessa sindaco), Rinaldo Melucci (La Scelta #pertaranto, Per Taranto diamoci del noi, Pd, Psi, Taranto Popolare e Centristi per Taranto, Benvenuta Taranto, Che sia primavera, Insieme per Cambiare), Francesco Nevoli (Movimento 5 Stelle), Luigi Romandini (Taras 2723, Taranto d’amare, Taranto sorridi), Franco Sebastio (Movimento per il territorio e la vita, Mutavento, Taranto in Comune, SiAMO Taranto).

Elezioni comunali Taranto 2017: la frammentazione politica

Dal punto di vista politico, va segnalata la frattura occorsa nel centrosinistra cittadino. Da un lato vi è Melucci, sostenuto da PD, PSI e centristi. Ma appoggiato anche dal Campo Progressista di Pisapia, che ha però deciso di non presentare alcun simbolo. A contrapporsi a Melucci c’è Brandimarte, che ha incassato il “pesante” sostegno del sindaco uscente. Riconducibili al centrosinistra sono anche Bitetti – presidente uscente del Consiglio comunale, che ha deciso di correre da solo rompendo con il PD – Sebastio (appoggiato dalla sinistra radicale) e Fornaro. Quest’ultimo, candidato dei Verdi e sostenuto anche da DeMa, il partito riconducibile al sindaco di Napoli Luigi De Magistris, è chiamato a raccogliere l’eredità di Angelo Bonelli, leader nazionale del partito ecologista nonché già candidato ufficiale dei Verdi 5 anni fa (ed oggi candidato consigliere), quando ottenne quasi il 12%.

Divisioni anche nel centrodestra. Lessa si oppone a Baldassari, candidata ufficiale del blocco conservatore guidato da Forza Italia e Direzione Italia, il nuovo soggetto politico creato dall’ex governatore pugliese Raffaele Fitto. Senza dimenticare la dinastia Cito. Che candida nuovamente Mario, già sconfitto nel 2012 e figlio dell’imprenditore Giancarlo Cito, ex sindaco della città e parlamentare nonché fondatore del partito di estrema destra Lega d’Azione Meridionale.

A chiudere il quadro sono il “civico” Romandini ed il pentastellato Nevoli. Ed è proprio il candidato del Movimento 5 Stelle il favorito, secondo le ultime rilevazioni condotte dai principali istituti demoscopici.

Elezioni comunali Taranto 2017: gli ultimi sondaggi

Secondo l’esperto di comunicazione Andrea Cottino, a votare M5S al primo turno potrebbero essere oltre 3 tarantini su 10.

A confermare la buona salute dei pentastellati è anche Ipsos, secondo cui Nevoli batterebbe Cito al ballottaggio. A conferma della frammentazione politica e del cattivo stato di salute dei principali schieramenti tradizionali.

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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