Rinnovo contratto statali e scuola: Confintesa contro l’Aran

Pubblicato il 5 Settembre 2017 alle 10:09 Autore: Daniele Sforza
Rinnovo contratto statali: Confintesa FP punta il dito contro Aran

Rinnovo contratto statali e scuola: Confintesa contro l’Aran.

Continuano le tensioni sul fronte rinnovo contratto statali. Stavolta, ad alzare la voce, è Claudia Ratti, segretario generale di Confintesa FP. Nel mirino l’Aran e la nuova normativa che disciplina i permessi della ex legge 104. Per la Ratti manca il rispetto nei confronti dei dipendenti pubblici. L’impressione è che si voglia generalizzare un fenomeno – quello dell’assenteismo – in verità ristretto rispetto alla norma. Il rischio è quello di creare una caccia alle streghe che fa perdurare il clima di sfiducia nei confronti dei pubblici dipendenti. Intanto, si continua a parlare di risorse. Con il Ministro della Pubblica Istruzione Valeria Fedeli che afferma la necessità di trovare risorse per risolvere definitivamente la questione degli attesi aumenti salariali.

Rinnovo contratto statali: Confintesa FP contro l’Aran

La severa proposta dell’Aran sui permessi della ex 104 per sé o per l’assistenza a familiari con handicap finisce nel mirino di Confintesa FP. Il segretario generale Claudia Ratti ha puntato il dito contro la rappresentanza governativa criticando la proposta. E mettendo in luce un clima da caccia alle streghe. La proposta, secondo la Ratti, “va oltre anche l’atto di indirizzo del ministro Madia”. Perché “parte dal presupposto dell’abuso e non del corretto utilizzo dei diritti da parte del lavoratore pubblico”. Come riportato da Italpress, il segretario di Confintesa FP ha tuonato l’altolà alla campagna denigratoria contro i dipendenti pubblici. Campagna denigratoria che continua da diversi anni e che la Ratti ha invitato a sospendere.

Rinnovo contratto statali, Ratti: no alla caccia alle streghe

“Bisogna puntare invece sulla qualità e sui controlli dei ‘furbetti’ che, lo sappiamo tutti, ci sono, ma rappresentano l’eccezione”, ha dichiarato. Quindi si sposta sulla normativa in esame. “I tre giorni di preavviso possono essere certamente riconosciuti in situazioni di ordinaria assistenza, ma in caso di necessità, quali sono gli strumenti che ha il lavoratore per garantire il proprio diritto?” Ed è proprio sui diritti e sulla loro violazione che la Ratti si scaglia. “Non mancano casi di abusi di negazione dei diritti con il paravento di termini di efficienza, efficacia e buon andamento. Non possiamo sottovalutare che la normativa tace sul punto. E che i permessi per l’assistenza ai disabili non necessitano di autorizzazione. Puntiamo sulla qualità e non sulla caccia alle streghe”, ha infine concluso.

A inizio mese, a proposito dei tavoli tematici, la Ratti li aveva definiti “un’opportunità per approfondire al meglio il rapporto di lavoro. E non una modalità per perdere tempo senza affrontare i problemi seri di questa partita contrattuale”. Quindi aveva difeso i dipendenti pubblici. “Dopo 8 anni di blocco contrattuale, i lavoratori devono avere risposte certe, ma si prospetta un autunno caldo. E noi siamo pronti ad affrontarlo!”

Rinnovo contratto statali e scuola: il ministro Fedeli sul nodo risorse

Continua intanto la discussione sul nodo risorse. E gli annunciati tentativi di trovarle il prima possibile. A parlare a Radio 24 il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli. “Dobbiamo trovare le risorse per il rinnovo dei contratti di tutto il personale della scuola e dell’università”. Per il ministro, la reperibilità delle risorse è sotto i riflettori del governo “e certamente alla mia attenzione”.

Alla Stampa, la Fedeli ha invece ribadito la necessità di un riconoscimento sociale ed economico per i docenti al fine di tutelare il loro futuro. “Ai genitori chiedo di avere fiducia”, ha aggiunto. “Il nostro obiettivo è puntare tutto sulla società della conoscenza. E quindi di formare studenti che siano in grado di far crescere l’economia italiana attraverso le loro conoscenze”.

Ancora nessuna novità sulla coincidenza tra aumento di 85 euro e bonus Renzi. Su questo il ministro non si è pronunciata. Bisognerà attendere la Manovra di Bilancio per capire quali e quante risorse siano destinate al futuro dei dipendenti pubblici e degli insegnanti.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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