I viaggi diplomatici di Xi Jinping – Terza tappa: 5° summit dei BRICS e Congo

Pubblicato il 26 Giugno 2013 alle 17:50 Autore: Stefano Giovannini

I viaggi diplomatici di Xi Jinping (习近平) – Terza tappa: 5° summit dei BRICS e Congo

Una panoramica cronologica in più puntate delle visite ufficiali all’estero compiute dal presidente dal 14 marzo scorso, data della sua entrata in carica

Consolidamento dei rapporti diplomatici con la Repubblica Sudafricana a parte, Xi Jinping (习近平), presidente della Repubblica Popolare Cinese, si trova in Sud Africa per un altro motivo, cioè partecipare al 5° summit dei BRICS (acronimo di Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), i maggiori mercati emergenti del mondo, organizzato a Durban dal 26 al 27 marzo scorsi. Segue la visita ufficiale nella Repubblica Democratica del Congo.

“Ho un sentore profondo che l’Africa sia un continente pieno di vitalità e speranza. La cooperazione sinoafricana ha grande potenziale e prospettive luminose” (Xi Jinping).

Xi-Jinping

Focus: il 5° summit dei BRICS (Durban, Sud Africa, 26-7 marzo 2013)

Il 5° summit dei BRICS si tiene in Sud Africa, a Durban, dal 26 al 27 marzo 2013 e vede la partecipazione dei capi di Stato o governo dei Paesi rappresentati: il presidente brasiliano Dilma Rousseff (f.), quello russo Vladimir Putin, il primo ministro indiano Manmohan Singh, il presidente cinese Xi Jinping e quello sudafricano Jacob Zuma. Quest’ultimo è anche il nuovo presidente dei BRICS. Il summit, intitolato I BRICS e l’Africa. Un’alleanza per l’integrazione e l’industrializzazione, inizia alle ore 17:30 GMT. Tema cruciale dell’incontro l’istituzione di una banca per lo sviluppo per i BRICS. Scòpo dell’istituzione proposta quello di finanziare le infrastrutture e creare un accordo di riserva per spese impreviste da 100 miliardi di dollari. Altro istituto di cui i BRICS propongono la fondazione è il BRICS Business Council, per trainare gli investimenti privati nei cinque Paesi. I BRICS rappresentano il 42% della popolazione, il 20% dell’output economico e il 15% del commercio mondiali e danno un contributo alla crescita economica globale salito al 50% durante la crisi. Al centro del dibattito anche il protezionismo, denunciato dai ministri dell’Economia dei BRICS.

Focus: l’intesa economica sinobrasiliana 

Il 26 marzo Cina e Brasile firmano un protocollo d’intesa sulla cooperazione macroeconomica, fiscale e finanziaria” volto a propellere la collaborazione economica fra i due Paesi. Sottoscrittori dell’accordo i ministri delle Finanze, Guido Mantega per il Brasile e Lou Jiwei (楼继伟) per la Cina. Le due parti siglano pure un patto di scambio di valuta (currency swap), per ampliare l’accesso alle risorse finanziarie, del valore di circa 30 miliardi di dollari da ambo le parti. Un baratto slegato dalle condizioni finanziarie dei mercati internazionali.

Xi al 5° summit dei BRICS

All’arrivo in Sud Africa, il 25 marzo, Xi dice: “Non vedo l’ora di discutere piani di cooperazione con i capi degli altri BRICS (…) Credo che con sforzi congiunti da parte dei partecipanti l’incontro sarà un successo e porterà a livelli più alti la solidarietà e la cooperazione tra i Paesi in via di sviluppo”. Nel corso della colazione preparatoria ai lavori Xi invita le comunità affaristiche dei BRICS a cogliere l’opportunità offerte dallo sviluppo dei loro Paesi. Il processo in corso, spiega Xi, d’industrializzazione, urbanizzazione, informatizzazione e modernizzazione agricola nei BRICS vanta un grande potenziale di mercato cui le comunità affaristiche possono attingere. Ponendo l’accento sul fatto che lo sviluppo economico dei mercati emergenti e dei Paesi in via di sviluppo è diventato un fattore positivo e un componente importante dello sviluppo economico globale, il presidente dell’RPC afferma che i circoli affaristici hanno ora la storica occasione di promuovere la cooperazione. Le comunità affaristiche dei BRICS, aggiunge, devono cogliere l’attimo e stringere la cooperazione coi governi per promuovere lo sviluppo economico dei loro Paesi. Xi promette che la Cina si atterrà alla politica nazionale fondamentale di riforma e apertura e che incoraggia le proprie imprese a investire negli altri BRICS, dando il benvenuto a investimenti provenienti da imprese degli altri BRICS.

Durante la colazione i rappresentanti delle imprese chiedono ai BRICS di rafforzare la cooperazione negli àmbiti infrastrutturale, minerario, agricolo, finanziario ed energetico per propellere la propria competitività. Chiedono anche sforzi comuni per promuovere il commercio nonché la facilitazione e la liberalizzazione degli investimenti, sottolineando la necessità di maggiore supporto governativo, sia politico sia finanziario.

Per promuovere la cooperazione fra i BRICS nel settore privato, nel corso della colazione viene istituito il Consiglio Affaristico dei BRICS (BRICS Business Council). Jacob Zuma, presidente della Repubblica Sudafricana, dice che il Consiglio servirà da piattaforma per le comunità affaristiche dei BRICS per rafforzarne i legami economici e commerciali. “La formazione – afferma – del Consiglio Affaristico stamattina ribadisce l’impegno nel settore privato per promuovere una più stretta collaborazione tra i BRICS”.

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L'autore: Stefano Giovannini