Beppe Grillo “Il governo sta attuando un Colpo di Stato”

Pubblicato il 25 Luglio 2013 alle 14:10 Autore: Francesco Di Matteo

Beppe Grillo “Il governo sta attuando un Colpo di Stato”

“Il vero obiettivo di questo governo è la distruzione dell’impianto costituzionale per poter cambiare le regole del gioco democratico e assicurare ai partiti il potere e la greppia di Stato”.

Si apre con queste durissime parole l’ultimo post sul blog di Beppe Grillo, leader del MoVimento 5 Stelle. Tutto il post è dedicato ad un tema su cui il MoVimento 5 Stelle sta battagliando in parlamento, sia in aula che nelle commissioni, contro la maggioranza. Infatti i grillini stanno usando tutti i mezzi possibili ed immaginabili per impedire la modifica dell’art. 138 della costituzione. Tra queste c’è una forte attività di ostruzionismo, con la presentazione di più di 200 ordini del giorno all’ultima seduta della camera, che ha costretto in aula i deputati fino a notte inoltrata.

L’articolo 138 recita: Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.

Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi. Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.

Nel suo post, Grillo accusa la maggioranza e i partiti di voler cambiare l’articolo 138, “l’architrave della costituzione”, senza il consenso dei cittadini “che sono i veri custodi” della carta.

La maggioranza, infatti, sta lavorando per le riforme istituzionali e, come priorità, sembra esserci proprio la modifica dell’articolo 138, che disciplina le modalità di revisione delle norme della carta fondamentale dello Stato Italiano. La maggioranza vuole portare l’intervallo delle delibere sulle proposte di riforme costituzionali da tre ad un solo mese, così da accelerare l’iter per le riforme costituzionali e l’applicazione delle riforme elaborate dai ‘saggi’ nominati da Napolitano, tra cui, denuncia Grillo, non sono presenti grillini ma solo esponenti vicini alla maggioranza e che non hanno la minima legittimazione popolare per presentare ed elaborare riforme costituzionali.

La discussioni nella Commissione Affari Costituzionali, denuncia Grillo, è durata solo 55 minuti, così che potesse essere portata in aula nel più breve tempo possibile ed approvarla.

Grillo vede la proposta di riforma come un colpo di Stato e, dice, “i colpi di Stato vanno combattuti, in nome della democrazia”.

Sulla questione si è espresso anche il vice presidente della camera Luigi Di Maio, giovane grillino campano, che afferma che l’ostruzionismo è una strategia studiata per far si che la discussione sia ritardata. “Non si può modificare la Carta costituzionale in piena estate con un ora di discussione in commissione, toccando una delle parti immodificabili: l’art. 138. A molti può sembrare una cosa di poco conto. Immagino già le peggiori riflessioni ‘qui la gente muore di fame e questi pensano alla Costituzione?” Ebbene. Più si è esautorato il Parlamento in questo Paese, più ci si è impoveriti e affamati di diritti in questi anni. Più si è derogata la Costituzione più si sono persi diritti sia dell’imprenditore che dell’operaio”.

Francesco Di Matteo

L'autore: Francesco Di Matteo

Napoletano classe '92. Laureato in Scienze Politiche e delle relazioni internazionali alla Federico II di Napoli nel 2014, è appassionato di giornalismo e in particolare di politica, di analisi politica e di Scienza Politica, in generale. Tesserato a Libera, in passato ha ricoperto la carica di Coordinatore Regionale a livello giovanile nell'Italia dei Valori (2012). Cofondatore dell'associazione Agorà - Lavoro, Partecipazione e Libertà. Attualmente collabora anche con "Il Roma" ed è co-fondatore della testata indipendente "Libero Pensiero".
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