Grillo sconfessa i suoi senatori “Il M5S non è per l’abolizione del reato clandestinità”

Pubblicato il 10 Ottobre 2013 alle 11:50 Autore: Giuseppe Spadaro
Grillo sconfessa i suoi senatori “Il M5S non è per l’abolizione del reato clandestinità”

Grillo, il Movimento 5 Stelle, il reato di clandestinità e l’emendamento in Commissione.

(10/10/2013) La notizia è di ieri. La commissione Giustizia del Senato ha approvato un emendamento di M5S (a firma di Maurizio Buccarella e Andrea Cioffi) che abolisce il reato di immigrazione clandestina.

Oggi Beppe Grillo sul suo blog scrive per chiarire la posizione “sull’emendamento di due portavoce senatori del MoVimento 5 Stelle sull’abolizione del reato di clandestinità. La loro posizione espressa in Commissione Giustizia è del tutto personale. Non è stata discussa in assemblea con gli altri senatori del M5S, non faceva parte del Programma votato da otto milioni e mezzo di elettori, non è mai stata sottoposta ad alcuna verifica formale all’interno”.

Grillo e Casaleggio che guidano il Movimento 5 Stelle nella loro nota precisano di non essere d’accordo “sia nel metodo che nel merito. Nel metodo perché un portavoce non può arrogarsi una decisione così importante su un problema molto sentito a livello sociale senza consultarsi con nessuno. Il M5S non è nato per creare dei dottor Stranamore in Parlamento senza controllo”.

Grillo e Casaleggio spiegano “se durante le elezioni politiche avessimo proposto l’abolizione del reato di clandestinità, presente in Paesi molto più civili del nostro, come la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico. Sostituirsi all’opinione pubblica, alla volontà popolare è la pratica comune dei partiti che vogliono ‘educare’ i cittadini, ma non è la nostra”.

movimento 5 stelle immigrazione clandestina

Tornando all’emendamento i fondatori del Movimento 5 Stelle ritengono che sia “un invito agli emigranti dell’Africa e del Medio Oriente a imbarcarsi per l’Italia. Il messaggio che riceveranno sarà da loro interpretato nel modo più semplice “La clandestinità non è più un reato”. Lampedusa è al collasso e l’Italia non sta tanto bene. Quanti clandestini siamo in grado di accogliere se un italiano su otto non ha i soldi per mangiare?”.

Silenzio stampa dei senatori M5s – Movimento 5 Stelle in “silenzio stampa” fino all’assemblea congiunta di questa sera. E’ l’indicazione che viene dal capogruppo al Senato, Paola Taverna, che ha inviato una mail ai colleghi di palazzo Madama con questa indicazione. Secondo quanto si apprende in ambienti parlamentari, i senatori del gruppo M5S sarebbero intenzionati a sostenere, in occasione dell’assemblea congiunta che si terrà questa sera alla Camera, il mantenimento dell’emendamento di Cioffi e Buccarella.

Di Maio “Sì ad abolizione reato clandestinità” –  Sono tanti i grillini che non la pensano come il “capo”. Tra questi Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera del Movimento. “Personalmente sono per l’abolizione del reato di clandestinità, va abolito e non serve a niente. Stasera faremo un’assemblea e decideremo tutti insieme”.  Per il deputato 5 Stelle, Giorgio Sorial, il post di Grillo e Casaleggio “è un autogol”.

Grillo riprende i parlamentari Cinque Stelle – Il leader del M5s Grillo affida ad un memorandum sul suo blog il compito di ricordare agli eletti Cinque Stelle i loro compiti e il programma da seguire. “1. L’eletto portavoce ha come compito l’attuazione del programma del M5S -scrive Grillo- 2. In caso di nuove leggi di rilevanza sociale non previste dal Programma, come puo’ essere l’abolizione del reato di clandestinita’, queste devono essere prima discusse in assemblea dai proponenti e quindi proposte all’approvazione del M5S attraverso il blog 3. In caso di approvazione, i nuovi punti saranno inseriti nel Programma che sara’ sottoposto agli elettori nella successiva consultazione elettorale”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
Tutti gli articoli di Giuseppe Spadaro →