This is England, istantanea dell’Inghilterra anni Ottanta

Pubblicato il 10 Febbraio 2014 alle 18:41 Autore: Francesca Garrisi

This is England, istantanea dell’Inghilterra anni Ottanta

Questa è (stata) l’Inghilterra, parola di chi l’ha vissuta e raccontata, ovvero del regista Shane Meadows. This is England (1) è il titolo del film che comprende nel cast Thomas Turgoose, Joseph Gilgun, Stephen Graham, Jo Hartley, Andrew Shim e Vicky McClure. La pellicola si apre con le immagini di un’Inghilterra che, all’alba degli anni Ottanta, è costretta a confrontarsi con vicende di segno diverso, come la guerra delle Falkland decisa da Margaret Tatcher, e il matrimonio di Carlo e Diana, vero e proprio evento mediatico di dimensioni mondiali, mentre in radio impazzano i Duran Duran.

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Midlands, estate 1983, il dodicenne Shaun (Thomas Turgoose) è oggetto di battute crudeli e feroci da parte di compagni di scuola e coetanei, per via del suo carattere ribelle e schivo, e soprattutto per il suo modo di vestire, differente e, a suo modo, caratteristico. Le cose cambiano quando il ragazzino incontra un gruppo di skinhead più grandi di lui che lo prende immediatamente sotto la sua “ala protettiva”. L’evento rappresenta per Shaun un vero e proprio momento di passaggio, con tanto di “iniziazione” che prevede capelli rasati a zero, jeans skinny infilati nei calzini bianchi, anfibi dottor Martens, camicia Ben Sherman a quadri e bretelle.

Il ragazzino inizia quindi a trascorrere gran parte del tempo con Woody (Joseph Gilgun) e la sua fidanzata Lol (Vicky McClure), Milky (Andrew Shim), un rude-boy di origini giamaicane, Gadget (Andrew Ellis), l’amico che tutti prendono in giro, la new romantic Smell (Rosamund Hanson), e Meggy (Perry Benson), un quarantenne un po’ strano. Questa sorta di “euforico equilibrio” conquistato da Shaun viene messo in discussione nel momento in cui irrompe nel gruppo Combo (Stephen Graham), amico di vecchia data di Woody appena uscito di prigione. L’uomo, che pure emana un certo – lugubre – fascino mentre arringa i ragazzi affrontando temi scottanti come la crisi e la povertà, non tarda a esplicitare il suo pensiero e le sue intenzioni. Per rispondere efficacemente alle sfide che gli eventi impongono, dichiara, è necessario riscoprire e difendere il valore peculiare dell’essere inglesi, e aderire al National Front. Ciò costringe il gruppo a scegliere da che parte stare rispetto a una questione delicata come il razzismo: alcuni, tra cui Woody e Milky, preferiscono prendere le distanze, altri, come Shaun, il cui padre è morto durante la guerra delle Falkland, abbracciano la proposta di Combo.  Non tarda però a verificarsi un evento che per il ragazzino rappresenterà un vero e proprio strappo, uno spartiacque attraversato il quale sarà segnato indelebilmente.

L’approccio adottato dal regista Shane Meadows, che ha dichiarato di essersi ispirato alla sua esperienza personale, ha un retrogusto amaro. Il film, che pure è intriso dell’attaccamento alla propria terra, veicola una severa critica a un Paese che disattende le speranze dei propri figli, facendoli crescere denudati dei loro sogni. Shaun, interpretato dal bravissimo Thomas Turgoose, ha già assaporato il dolore di un lutto e di un’esistenza fatta di ristrettezze, eppure i suoi occhi hanno i lampi di vitalità, tenerezza e spensieratezza propri di chi si sta affacciando alla vita. Particolarmente riuscita si rivela inoltre la costruzione della colonna sonora del film, composta da brani degli Smiths, Soft Cell e Ludovico Einaudi.

Definito “un dramma preciso e angoscioso”, il film ricostruisce con efficacia i protagonisti delle dinamiche sociali più pressanti nell’Inghilterra di trent’anni fa, caratterizzata da un tasso di disoccupazione capace di alimentare mostri e fomentare odio mentre i giovani, privati di qualsiasi concreta prospettiva, si aggrappano a chi fornisce loro un capro espiatorio pronto all’uso, e camuffato da patriottico ideale.

This is England, che ha vinto il Premio della Giuria al Festival del Cinema di Roma del 2006, è approdato in Italia solo nel 2011; in proposito hanno scritto «il film è di una tale disperata bellezza che, una volta tanto, ringraziamo il distributore che, tardi ma meglio che mai, ci dà l’opportunità di appassionarci e commuoverci davanti al grande schermo per e con Shaun, Combo, Woody, Smell e tutti gli altri eroi e vittime di questo straordinario spaccato generazionale». Inoltre, per chi amerà This is England, c’è un’ulteriore buona notizia: dal film è stata tratta una serie tv. Il viaggio-riscoperta dell’Inghilterra degli ultimi trent’anni è appena iniziato.

(1)       https://www.youtube.com/watch?v=LwStpioaIlM




L'autore: Francesca Garrisi

31 anni, una laurea in Scienze della Comunicazione e poi un master in comunicazione d’impresa e comunicazione pubblica. Ha collaborato con l’Osservatorio di Comunicazione Politica dell’Università del Salento, e come stagista con il settore Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia. Ha scritto per l’mPAZiente, bimestrale d’inchiesta salentino, e a oggi collabora con Termometro Politico e il settimanale salentino Extra Magazine. Un po’ Monty Python un po’ Cuore Selvaggio, è innamorata della lingua tedesca, che ritiene ingiustamente sottovalutata e bistrattata
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