Primarie aperte per eleggere i segretari regionali del Pd: si teme l’astensione

Pubblicato il 16 Febbraio 2014 alle 18:07 Autore: Guglielmo Sano
Primarie Pd

Le vicende della Segreteria Nazionale del Pd e le consultazioni in vista della formazione di un nuovo governo hanno messo in  ombra l’appuntamento che porterà all’elezione dei nuovi segretari regionali dei democratici: si vota con primarie aperte, come l’8 Dicembre, in 14 regioni (Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Molise, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia) e nella Provincia di Bolzano.

Nonostante i grandi timori, fondati e reali, riguardanti l’astensione di una base esausta e confusa dalla crisi di governo, non si può dire che tra le fila del partito l’evento non sia molto sentito: a Cosenza due dirigenti del partito, Damiano Covelli e Marco Ambrogio, sono persino arrivati alle mani.

Nel particolare i duelli vedono battersi, in Alto Adige, Luisa Gnecchi, capogruppo democratico in Commissione Lavoro, contro il Sindaco di Laives Liliana Di Fede, appoggiata da cuperliani e area Civati, e l’Assessore del Comune di Bolzano, il renziano Mauro Randi.

In Piemonte è favorito il renziano Davide Gariglio, proveranno a insediarne la leadership Gianna Pentenero, cuperliana, e Daniele Viotti, area Civati.

In Lombardia sfida a due tra il favorito Alessandro Alfieri, renziano sostenuto anche dai bersaniani, e la civatiana Diana De Marchi, consigliere al Comune di Milano.

In Liguria il match si svolge tutto all’interno dell’area Renzi con Giovanni Lunardon che sfida il renziano della prima ora Alessio Cavarra, per l’area Civati il 26enne Giovanni Gaggero.

In Friuli Venezia Giulia niente primarie, verrà proclamata segretario Antonella Grim, durante l’assemblea regionale del partito.

Niente primarie neanche in Veneto, a Marzo verrà proclamato Segretario il renziano Roger De Menech.

Simile alle due precedenti la situazione in Toscana dove, all’attuale segretario Ivan Ferrucci, subentrerà Dario Parrini dopo che l’assemblea regionale del partito ne ratificherà la candidatura unitaria.

Clima incandescente nelle Marche: lo scontro si svolgerà tra Francesco Comi, AreaDem, e Gianluca Fioretti, civatiano, dopo l’esclusione del Sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli che ha spaccato trasversalmente il partito.

Per L’Umbria in corsa tre candidati: Giacomo Leonelli (renziano), Stefano Fancelli (appoggiato dai cuperliani) e Juri Cerasini (Area Civati).

Anche in Lazio scontro nel fronte pro-Renzi: Lorenza Bonaccorsi, renziana e già rutelliana appoggiata da Gentiloni e dai Popolari, dovrà vedersela contro Fabio Melilli, “renziano di rito franceschiniano” che può contare su Nicola Zingaretti, nel ruolo di outsider vediamo il civatiano Marco Guglielmo.

In Molise la corsa si svolgerà tra due donne Laura Venitelli e Micaela Fanelli, entrambe renziane.

In Campania si sfidano la renziana Assunta Tartaglione, il lettiano Guglielmo Vaccaro e il segretario nazionale di Giovani Democratici Michele Grimaldi.

In Puglia Michele Emiliano, sindaco di Bari, renziano, è l’unico candidato.

In Calabria si vota dopo 4 ani di commissariamento, i candidati sono Bruno Villella, Ernesto Magorno, Massimo Canale e Domenico Lo Polito.

In Sicilia Fausto Raciti, renziano appoggiato da cuperliani e giovani turchi, se la vedrà con Giuseppe Lupo, AreaDem, e Antonella Monastra, area Civati.




L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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