La lady bianca arrestata per cocaina, vorrebbe fare i nomi dei suoi clienti

Pubblicato il 17 Marzo 2014 alle 13:24 Autore: Redazione

Ecco come la ‘Lady bianca’ (nota ai giornali per esser stata membra di una spedizione diretta al G8 in Canada, anni fa, con Berlusconi allora premier) sarebbe potuta diventare ‘Lady coca’. I 24 chili di cocaina trovati nel trolley con il quale ha viaggiato fino a Fiumicino sono da riportare all’interno di un vero e proprio sistema di spaccio internazionale di droga. Probabilmente reclutata da trafficanti, almeno secondo la accusa, Federica Gagliardi adesso vorrebbe parlare, facendo così tremare una lunga sequela di persone.

lady bianca federica gagliardi

Presumibilmente, frequentando gli ambienti dell’alta finanza, dello spettacolo e della televisione, quella droga era destinata proprio a quel mondo. Ma anche la politica non era (ed è) immune al fascino della stagista, un tempo esponente di Alleanza Democratica. Tutti tremano adesso. Nessuno sembra conoscerla. Eppure il suo avvocato, Nicola Capozzoli, ha dichiarato come l’ex dama bianca voglia parlare con gli inquirenti. Gli indagati, inoltre, sarebbero una decina, fra i quali un broker internazionale. “Ero andata – confessa Gagliardi – in Sudamerica per accompagnare un uomo di affari in viaggio di lavoro. A Caracas ero ospite di ambienti governativi, funzionari di Stato. Ma, prima di lasciare l’albergo, mi è stato detto che avrei dovuto portare dei documenti. Mi sono fidata. Solo a Fiumicino, aperto il trolley, ho capito che l’avevano manomesso”. Ma qualora non fosse andata così la pena sarebbe fino a 10 anni. Sembra, comunque, che lo scenario sia molto più grande. La rete, invisibile, potrebbe essere importantissima: si parla di un giro di prostituzione, della presenza della camorra (dal cui ‘ascolto’ è nata l’inchiesta della Procura di Napoli) e tanto altro.

E’ cominciata, intanto, la corsa per accantonare l’amicizia con la Grandis. Sembra che fu introdotta nel ‘Comitato Polverini Presidente della Regione Lazio’ dall’imprenditore Giulio Violati, il quale respinge fermamente l’accusa: “è un’assoluta sciocchezza che sia stato io a portare la Gagliardi nel comitato della Polverini, chiaro? Lo smentisco definitivamente”. E allora, chi? “Lei venne presentata alla lista civica “Insieme cambiamo” dall’allora consigliere comunale, con delega all’Ambiente di Roma, Francesco Maria Orsi. Io non so null’altro. E sono stufo di esser tirato in ballo”. Orsi risponde: “Violati dice questo? Uffa, ‘sta Gagliardi? Che palle!”. Scusi? “Io l’ho incontrata lì al comitato. Non so chi la portò”. Insomma, è il momento di lavarsene le mani.

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