Csm, Legnini è il nuovo vice presidente. Ira di Orlando per bocciatura della Bene

Pubblicato il 30 Settembre 2014 alle 11:37 Autore: Giuseppe Spadaro

Giovanni Legnini, 55 anni, già sottosegretario all’Economia nel governo Renzi, è il nuovo vice presidente del Csm. Intanto sempre in relazione al Consiglio superiore della Magistratura arriva la notizia della ineleggibilità di Teresa Bene. Non ha i titoli necessari per essere componente del Csm Teresa Bene, uno degli 8 laici eletti dal Parlamento, e dunque è stata dichiarata ineleggibile dal primo plenum, presieduto dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano.

Napolitano ha approvato all’unanimità la relazione della Commissione verifica titoli, nominata giovedì scorso subito dopo l’insediamento al Quirinale e formata da Maria Rosaria Sangiorgio (Unicost), Claudio Galoppi (Mi) e Pierantonio Zanettin (Fi). Bene, eletta in quota Pd, non ha infatti i requisiti richiesti dalla legge: non è professore ordinario ma associato e non ha esercitato effettivamente la professione di avvocato per 15 anni. Il plenum per l’elezione del vicepresidente si svolgerà dunque con un componente in meno. Teresa Bene dovrà ora essere sostituita da un nuovo voto delle Camere.

La bocciatura ha mandato su tutte le furie il ministro della Giustizia Andrea Orlando, che aveva fatto affidamento sullo staff del ministero. Rimediando una figuraccia senza precedenti: mai, nella storia del Csm, si è verificato che un membro laico eletto dal Parlamento, insediato con tanto di cerimonia e giuramento al Quirinale venisse poi “cacciato” dallo stesso plenum per mancanza dei titoli professionali che dovrebbero essere la prerogativa della stessa elezione.

Intanto oggi si terrà l’ennesima votazione per l’elezione dei membri della Consulta. Pd, Ncd, Forza Italia e M5S voteranno scheda bianca. “Violante resta il nostro candidato ma oggi il Pd vota scheda bianca, perchè c’è bisogno di un ulteriore momento di confronto tra le forze parlamentari” afferma il capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Speranza.

csm legnini vicepresidente

CSM, NAPOLITANO “TEMPI LUNGHI ELEZIONE, ORA AL LAVORO” – Il presidente Napolitano ha sottolineato come l’ampio consenso ricevuto da Legnini per la nomina di vicepresidente al Csm “accresca il prestigio” dell’istituzione e “darà un nuovo slancio” all’organo di autogoverno dei magistrati. “Sono persuaso che – ha aggiunto il capo dello Stato – sotto la sua guida il Csm saprà affrontare con concretezza anche i problemi più complessi”. E ciò, si è augurato Napolitano, “in un confronto sereno, non viziato da contrapposizioni”. Il presidente ha aggiunto, rivolto a Legnini, “lei assume un ruolo nel quale sarà chiamato a rappresentare e garantire tutti”.

CSM, “LEGNINI “CENTRALE INDIPENDENZA TOGHE” –  La funzione della magistratura “è e dovrà essere sempre autonoma, indipendente e imparziale”. E uno dei passaggi dell’intervento del nuovo vice presidente del Csm Giovanni Legnini, che aggiunge la necessità di accettare la “sfida delle riforme”.

BINDI E INCOMPATIBILITA’ BENE – “Mi dispiace molto questa cosa anche perchè l’avevo segnalata e sono stata inascoltata. Queste sono le cose che un partito non dovrebbe permettersi di fare per quanto riguarda le elezioni degli Organi di garanzia”. A parlare è Rosy Bindi, Presidente dell’Antimafia, che alla trasmissione ‘Coffee Break’ ha commentato l’ ineleggibilità di Teresa  Bene.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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