Rafforzata la sicurezza per Scarpinato: spariti i filmati delle minacce

Pubblicato il 7 Ottobre 2014 alle 11:16 Autore: Antonio Atte

Rafforzate le misure di sicurezza per il Procuratore Generale di Palermo Roberto Scarpinato. La decisione è stata presa dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in seguito alla cancellazione di alcuni filmati contenuti nelle videocamere di sorveglianza della Procura Generale e risalenti ai giorni in cui si è verificata l’incursione intimidatoria di cui il pg è stato vittima.

Già destinatario di una lunga lettera minatoria, depositata sulla scrivania del suo ufficio nel palazzo di giustizia da qualcuno bene informato sulle abitudini del procuratore, lo scorso 23 settembre Scarpinato è stato oggetto di ulteriori minacce: un uomo della sua scorta ha rinvenuto la scritta “Accura” (che in dialetto siciliano vuol dire “Stai attento”, ndr) sulla porta dell’ufficio del magistrato. In seguito alle intimidazioni, gli inquirenti hanno dunque deciso di visionare le registrazioni delle videocamere collocate nei corridoi della Procura Generale. E ciò che è emerso dalle indagini è abbastanza inquietante: i filmati di 10 giorni su 15 (le telecamere sono regolate per immagazzinare le registrazioni di due settimane), ovvero quelli in cui si è verificata l’incursione e che interessavano agli inquirenti, sono stati cancellati. Ma c’è di più: delle immagini conservate, restano solo 24 ore di riprese.

scarpinato

La vicenda – Una delle inchieste più scottanti portate avanti da Scarpinato è sicuramente quella relativa al Protocollo Farfalla. L’indagine cerca di far luce sull’accordo siglato negli anni ’90 tra il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, all’epoca dei fatti guidato da Giovanni Tinebra, e il Sisde (l’ex servizio segreto civile) di Mario Mori, il quale è accusato nel processo d’appello di non aver effettuato il blitz che, secondo i pm, avrebbe portato all’arresto della primula rossa di Cosa Nostra: Bernardo Provenzano. Sulla base di questo “patto”, alcuni agenti dei servizi segreti avrebbero fatto visita ad otto mafiosi detenuti in regime di 41 bis con lo scopo di ottenere preziose informazioni in cambio di denaro.

pif invita a solidarizzare con scarpinato

PIF “SCENDETE TUTTI IN PIAZZA PER SOLIDARIZZARE CON SCARPINATO” – PIF e Michele Astori, dai microfoni di Rai Radio2 danno ancora solidarietà alle iniziative contro la mafia. Oggi nel programma ‘I Provinciali’, in onda dal lunedì al venerdì alle 10.00 su Radio2,  i conduttori PIF e Astori hanno infatti raccontato un fatto grave avvenuto recentemente a Palermo : “il giudice Roberto Scarpinato, da sempre impegnato nella lotta contro la mafia, ha ricevuto, qualche settimana fa, un biglietto intimidatorio sulla sua scrivania. Le telecamere di sicurezza non hanno ripreso chi lo ha lasciato”.  Per dare voce a chi, sul campo, combatte ogni giorno la mafia, ‘I Provinciali’ si sono collegati con Lorenzo Baldo, membro di Antimafia Duemila, che ha spiegato: “siamo qui a Palermo, davanti al Palazzo di Giustizia, per solidarizzare con Scarpinato. Il messaggio che ha ricevuto proviene da mani non mafiose,  perché qualcuno è riuscito ad entrare tranquillamente nel suo studio e a lasciare quel biglietto”. Baldo, ha poi spiegato: “Dopo questo sit in, nel pomeriggio, ci  sarà un corteo antimafia che arriverà fino alla prefettura”. Dopo aver ascoltato Bado, PIF e Astori hanno rilanciato via radio: “andate tutti al corteo, perché la mafia ha paura di tutta questa solidarietà, è storicamente così. Noi siamo idealmente con voi, al vostro fianco. Invitiamo tutti a scendere in piazza per solidarizzare con Scarpinato”, hanno detto i conduttori a Rai Radio2.

 

L'autore: Antonio Atte

Classe '90, stabiese, vive a Roma. Laureato al DAMS con 110 e lode, si sta specializzando in Informazione, editoria e giornalismo presso l'Università degli studi Roma Tre. E' appassionato di politica, cinema, letteratura e teatro. Mail: antonio.atte@termometropolitico.it. Su Twitter è @Antonio_Atte
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