Ancora non convince il Mazzarri versione Anima e Core

Pubblicato il 20 Ottobre 2014 alle 18:12 Autore: Lorenzo Stella

Dopo il pareggio contro il Napoli, i tifosi nerazzurri sono divisi in due correnti: Pro-Mazzarri e Contro-Mazzarri. Non si può dire che il tecnico livornese non ci metta anima e core, per dirla alla partenopea, come dimostra l’espulsione di ieri durante l’incontro, ma i risultati scarseggiano.

Dopo un avvio di stagione a dir poco altalenante il bottino dell’Inter mazzariana è ben poco cospicuo: due vittorie, tre pareggi e due sconfitte, 4 a 1 contro il Cagliari e 3 a 0 contro la Fiorentina, non proprio squadre imbattibili. La vittoria, inoltre, non arriva dal 2 a 0 contro l’Atalanta datato 24 settembre. A pesare sul groppone di Mazzarri è lo scarso rendimento del reparto avanzato che si salva statisticamente solo grazie all’exploit del 7 a 0 sul Sassuolo alla seconda giornata. Altra pietre ad appesantire il sacco legato al collo del tecnico livornese  è la difesa: dieci gol subiti, peggior difesa, assieme a quella rossonera, se si escludono le ultime sei squadre del campionato. Tutta colpa di Handanovic, non particolarmente reattivo in questo inizio stagione, o le ragioni sono da ricercare altrove?

L'espulsione di Mazzarri durante la sfida contro il Napoli

L’espulsione di Mazzarri durante la sfida contro il Napoli

Nonostante tutto oggi sono arrivate voci confortanti e atte a spegnere la discussione. A parlare per primo è stato il presidente onorario dell’Inter, Massimo Moratti: “Mazzarri è una persona seria, ma vediamo. Il calcio è pragmatico, dipende dai risultati e dai miglioramenti. È sempre la prossima partita quella che conta, finché rimane il pensiero o il progetto di crescita va bene. Se questa situazione dovesse decrescere allora lo vedo nei guai.” Poi è venuta la volta di Ausilio: “Non c’è nessuna postilla nel contratto di Mazzarri. – spiega il direttore sportivo dell’Inter –  È un accordo di due stagioni, fino al 2016, e ci sono solo premi che si aggiungono al compenso fisso e che sono riconosciuti sulla base dei successi, delle cose positive, che sia il buon cammino in Europa League od obiettivi che sono più ambiziosi e altri più realistici come cercare di rientrare in Champions. La strada che vogliamo tutti intraprendere, Mazzarri per primo, è quella che abbiamo cominciato a intravedere ieri sera. Abbiamo sbagliato due gare in questa stagione, ci siamo assunti le nostre responsabilità e tutti stiamo lavorando solo per fare il bene dell’Inter.”

Thohir non si esprime su Mazzarri ma, come ha ribadito durante l’assemblea dei soci, è convinto che prima di due o tre anni non si possa vedere l’Inter stellare che ha in mente.

 

L'autore: Lorenzo Stella

Nato a Carmagnola (TO) il 3 ottobre del 1992, studio presso l'Università degli studi di Torino, corso di laurea in Scienze politiche e sociali. Scrivere è, da sempre, la mia più grande passione e, dopo aver scritto per alcune testate sportive locali, ho iniziato a scrivere per la testata on-line Termometro Politico nel maggio del 2013. Da febbraio del 2014 ricopro il ruolo di Vice-caporedattore della sezione sportiva di Termometro Politico.
Tutti gli articoli di Lorenzo Stella →