Senato, gli ex grillini si spaccano

Pubblicato il 31 Ottobre 2014 alle 14:25 Autore: Francesco Di Matteo

Sembra essere definitivamente arrivata al capolinea l’avventura dei senatori ex grillini fuoriusciti dal gruppo del MoVimento 5 Stelle. E’ datata ieri, infatti, l’ufficialità dell’abbandono della componente “Italia Lavori in Corso“, in cui hanno militato alcuni ex grillini, del Senatore Orellana e della Senatrice Casaletto.

orellana senatore ex m5s

La componente è letteralmente implosa dopo gli ultimi addii e quelli un po’ più datati di Lorenzo Battista, finito in maggioranza insieme ai socialisti di Nencini, Paola De Pin e Adele Gambaro. Nella componente, che sognava in origine di formare un proprio gruppo indipendente in Senato, restano solo Fabrizio Bocchino e Francesco Campanella, ultimamente molto vicini alla sinistra radicale della Lista Tsipras che hanno anche attivamente “aiutato in Emilia e Calabria”, insieme ad Alessandra Bencini, ex grillina ma politicamente molto meno esposta dei colleghi.

Il Senatore Orellana, sentito da L’Espresso, ha spiegato che l’abbandono è dovuta alle diverse idee in merito all’approccio da adottare con il governo Renzi. Orellana, infatti, già più volte ha appoggiato il governo su determinati argomenti, in ultima sulla variazione alla nota di aggiornamento al Def. La posizione del senatore è di opposizione costruttiva, valutando ogni punto indipendentemente e nel merito. Il senatore spiega al settimanale che c’è la volontà di formare una nuova corrente, “a patto che nasca sull’idea di valutare voto per voto i provvedimenti del premier”, oppure, secondo Orellana, è più agevole restare ognuno per conto suo all’interno del gruppo misto. Dalle parole di Orellana, comunque, si nota anche una certa insofferenza verso gli ex colleghi Campanella e Bocchino che, essendosi molto avvicinati all’ambiente della sinistra radicale, stavano cercando di influenzare tutto il gruppo, e “non è possibile che due persone condizionino un gruppo più ampio e con diverse idee”. Ad ogni modo Orellana sembra escludere, per ora, la possibilità di entrare direttamente in maggioranza seguendo l’esempio di Lorenzo Battista: “Quella di Battista è una scelta molto seria”

Quello che si è verificato è la ripetizione di quanto sta accadendo nel MoVimento dall’inizio della legislatura, ovvero scontri in un gruppo con notevoli differenze e sensibilità politiche, che portano fino alla spaccatura totale. Era già successo anche trai fuoriusciti, tra cui si segnalano i nostalgici della componente Movimento X, composta da Laura Bignami, Bartolomeo Pepe, Maurizio Romano e Maria Mussini.

Francesco Di Matteo

L'autore: Francesco Di Matteo

Napoletano classe '92. Laureato in Scienze Politiche e delle relazioni internazionali alla Federico II di Napoli nel 2014, è appassionato di giornalismo e in particolare di politica, di analisi politica e di Scienza Politica, in generale. Tesserato a Libera, in passato ha ricoperto la carica di Coordinatore Regionale a livello giovanile nell'Italia dei Valori (2012). Cofondatore dell'associazione Agorà - Lavoro, Partecipazione e Libertà. Attualmente collabora anche con "Il Roma" ed è co-fondatore della testata indipendente "Libero Pensiero".
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