Scontro Fitto Salvini, la sfida nel centrodestra è anche Nord vs Sud

Pubblicato il 27 Novembre 2014 alle 11:59 Autore: Antonio Atte

“Né Forza Renzi, né Forza Salvini”. Il Fitto-pensiero è in sostanza questo. “Mister preferenze” (più di 275 mila alle ultime europee) non le ha mandate a dire nel corso dell’ultimo comitato di Presidenza tenutosi a Palazzo Grazioli. Per amor del vero, le opinioni di Raffele Fitto erano già ben note (è da maggio che l’ex ministro fa sentire la sua voce critica), ma – come dicevano i latini – repetita iuvant.

“Avanti col Patto del Nazareno. Ma con schiena dritta”

Secondo l’europarlamentare, Forza Italia – in balìa dei due Matteo – dovrebbe tornare a prendere in mano le redini del proprio destino, senza affrancarsi però dal Patto del Nazareno. L’accordo sulle riforme “va bene”, ha sottolineato Fitto, ma “bisogna mantenere la schiena dritta”. La stoccata di Fitto è indirizzata alla bizzarra linea politica degli azzurri: “O schiacciati sul governo o troppo aggressivi”. Non si può alzare la voce con Renzi a giorni alterni, secondo l’ex governatore pugliese, perché poi l’elettore rischia di confondersi. E di elettori, Forza Italia (oggi data al 15%) ne ha persi già troppi.

Fitto chiede l’azzeramento di tutte le cariche in Forza Italia

La soluzione? “Un azzeramento delle cariche per mettere in campo un sistema di elezione della nostra classe dirigente che sia un sistema dal basso”. Quindi primarie “per tutti. Anche per Berlusconi”. “Bisogna rimettere tutto in mano agli elettori per avere la partecipazione, altrimenti saranno i nostri alleati a trascinarci alle primarie – ha continuato l’eurodeputato pugliese – Noi dobbiamo anticiparli, per questo ho posto da mesi il tema delle primarie”.

fitto

Salvini: “Senza squadra non si vince”

Altro che Salvini, quindi. Il “goleador” se lo devono scegliere gli elettori. Dopo l’affondo di Fitto, Berlusconi ha subito corretto il tiro: “Le mie frasi su Salvini sono state strumentalizzate, non ho mai detto che lui è il futuro leader, ho solo detto che è uno dei potenziali leader”. La risposta del numero uno del Carroccio alle lusinghe berlusconiane non si è fatta attendere: “Fanno piacere i complimenti di Berlusconi – ha spiegato Salvini – ma, rimanendo in campo calcistico, se non ci sono squadra e schemi, anche se hai Maradona, non vai da nessuna parte”.

Salvini: “Alfano? In panchina”

E Alfano – che ha detto di non vedere alcun futuro con Salvini – dove giocherebbe in questa squadra? “Per me, può stare soltanto in panchina – sentenzia Salvini – ma non perché lo dico io: si è messo in panchina da solo. Io costruisco un’alternativa a Renzi, non posso farlo con chi fa parte del governo Renzi”.

Sarà Fitto vs Salvini?

Sarà Fitto vs Salvini, quindi? La partita non è affatto semplice. L’eurodeputato pugliese e il segretario leghista sono le due figure emergenti del centrodestra. Troppo polarizzate e geolocalizzate, però, per poter essere seriamente prese in considerazione dagli elettori moderati. Fitto è fortissimo al Sud, ma da Roma in su non prende voti. Salvini è il leader della rediviva e scoppiettante Lega Nord che da qualche tempo strizza l’occhio anche al Meridione, ma resta ancora poco digeribile per quella fascia di elettorato. L’unico ancora in grado di garantire una sintesi – e di prendere voti da Lampedusa a Bolzano – è, manco a dirlo, Silvio Berlusconi.

Per il momento, la discussione resta congelata. La partita di ritorno – è proprio il caso di affermarlo, visto che il gergo pallonaro ha ormai cannibalizzato il dibattito interno al centrodestra – si giocherà la settimana prossima, in occasione del nuovo comitato di Presidenza.

L'autore: Antonio Atte

Classe '90, stabiese, vive a Roma. Laureato al DAMS con 110 e lode, si sta specializzando in Informazione, editoria e giornalismo presso l'Università degli studi Roma Tre. E' appassionato di politica, cinema, letteratura e teatro. Mail: antonio.atte@termometropolitico.it. Su Twitter è @Antonio_Atte
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