Sondaggio politico Ipsos- Draghi o Rodotà per il Quirinale

Pubblicato il 14 Gennaio 2015 alle 13:17 Autore: Umberto Zimarri

Torna con il programma di Giovanni Floris, Di Martedì, anche il sondaggio politico Ipsos presentato dal Presidente Pagnoncelli. I “cartelli” hanno toccato diversi e svariati argomenti si va dal semestre Europeo al gradimento dei leader passando ovviamente per l’imminente elezione del Presidente della Repubblica.

Sondaggio politico Ipsos del 13-01-2015

Qual è l’opinione sul semestre europeo guidato dall’Italia che si è appena concluso? Sostanzialmente c’è stata indifferenza, infatti per il 49% questo periodo è stato ininfluente per la politica italiana. Ancor più dura è l’opinione del 24% che sostiene il peggioramento di alcune situazione a causa di questo impegno di poltica comunitaria, mentre solo il 22% ritiene che abbia lasciato un’impronta positiva.

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Gli attentati terroristici avvenuti in Francia pochi giorni fa, hanno scosso nel profondo gli animi dei cittadini italiani ed è di nuovo salita l’allerta terrorismo. È molto interessante notare che per circa un italiano su tre ci si debba difendere dalla nuova avanzata terroristica diffondendo il benessere. C’è, invece, una sostanziale parità tra chi sceglie la linea dura sull’immigrazione (28%) e chi auspica maggiori politiche di integrazione (27%). Molto staccata e poco sostenuta l’idea che si debba difendere dal terrorismo con l’uso delle armi e della polizia. È evidente dunque che l’opinione pubblica è fortemente divisa su queste tematiche e la situazione appare molto magmatica.

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Uno degli argomenti politici più caldi di questo inizio 2015 ha riguardato il famigerato decreto di riforma dei reati fiscali, attualmente congelato, ma che secondo la maggioranza assoluta degli intervistati non è da considerarsi una legge ad personam pro Berlusconi. Cambia, invece, radicalmente il quadro se si domanda agli elementi del campione se sono favorevoli ad una riduzione di pena rispetto ai 6 anni previsti dalla Legge Severino. In questo caso il 74% è per il no, il 24% per il sì.

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La quinta diapositiva ci mostra come sia cambiato il gradimento dei principali leader durante l’anno solare 2014. In questo caso sono da evidenziare con la matita rossa gli andamenti dei due Matteo. Il Presidente del Consiglio, infatti, passa dal 59% al 49% (-10%) mentre il numero uno della Lega compie un notevole balzo in avanti, facendo registrare un aumento del 20%: il suo gradimento a gennaio 2014 era del 16%, a dicembre invece raggiungeva il 36%. Stabili gli altri contendenti: Berlusconi al 29%, Grillo al 24%.

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L’ultimo quesito del sondaggio politico Ipsos riguarda la scelta del Presidente della Repubblica. Chi vorrebbero al Quirinale gli italiani? Al primo posto con il 17% dei consensi c’è Draghi che stacca di due punti Stefano Rodotà. Più indietro gli altri competitor. Le tre figure interne al Pd, Finocchiaro, Prodi e Veltroni, sono al 10%, mentre  Gianni Letta raccoglie il 7% dei consensi. Ben il 31% non sa o non gradisce nessuno dei pretendenti testati dal sondaggio.

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