Relazioni Usa Cuba: prosegue il dialogo nonostante le differenze

Pubblicato il 24 Gennaio 2015 alle 14:08 Autore: Guglielmo Sano

Alla ripresa delle relazioni diplomatiche tra Cuba e Stati Uniti sono emerse profonde differenze. Tuttavia entrambe le parti hanno mostrato soddisfazione per la riapertura di un canale di comunicazione ufficiale.

Primo colloquio

È stato dato il via alla normalizzazione dei rapporti tra Cuba e Usa. Mercoledì le delegazioni dei due paesi si sono finalmente incontrate. Primo argomento all’ordine del giorno quello dell’immigrazione. Washington e L’Havana conducono rapporti bilaterali sul tema sin dalla metà degli anni 90’ (vennero interrotti solo per un breve periodo tra il 2011 e il 2013 durante l’amministrazione Bush). Le relazioni diplomatiche dei due paesi, per decenni, si sono limitate a questi “momenti tecnici”.

A partire da giovedì, invece, i negoziati hanno preso in esame la vera e propria “road map” del disgelo. L’assistente Segretario di Stato Roberta Jacobson, incaricata di portare avanti il dialogo, ha messo piede a Cuba con l’intenzione di portare maggiore libertà ai cubani. Dal punto di vista negoziale questo intento si è tradotto con l’insistenza americana sulla questione del rispetto dei “diritti umani”.

cuba

La pressione su Cuba

Anche se i colloqui sono stati caratterizzati da un’atmosfera distesa, le autorità cubane hanno intimato alla missione Usa di abbandonare ogni proposito di modificare le politiche dell’isola. Il capo delegazione cubano Josefina Vidal, pur sottolineando l’importanza della decisione di Obama di porre fine all’embargo, ha tuttavia evidenziato i successi di L’Havana in materia di istruzione pubblica e accesso al sistema sanitario. Vidal a tal proposito ha detto che “Cuba non si lascerà mettere sotto pressione” sui “diritti umani” dal paese che mantiene in funzione la base di Guantanamo.

La Jacobson da parte sua si è dichiarata “non più così certa delle prospettive di successo della nuova politica di Obama”, aggiungendo comunque che i colloqui sono stati “produttivi” e che costituiscono pur sempre un “primo passo”. Il prossimo round diplomatico si svolgerà molto presto. A detta di entrambe le delegazioni, gli Usa potrebbero riaprire la propria ambasciata sull’isola prima del Summit delle Americhe che si terrà in Aprile.

Per allora Cuba potrebbe già non comparire più nella lista degli stati sponsor del terrorismo ma dovrà concedere “un miglioramento della condizione della libertà di espressione”.

 

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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