Funerali Nemtsov: altro atto della lotta tra Russia e Occidente

Pubblicato il 3 Marzo 2015 alle 14:24 Autore: Guglielmo Sano

Domenica, in 50mila hanno omaggiato la memoria dell’esponente dell’opposizione russa Boris Nemtsov assassinato pochi giorni fa.

I funerali di Nemtsov

Bach in sottofondo, un folto numero di sostenitori che si avvicina a deporre fiori accanto alla bara: l’omicidio dell’esponente liberale Boris Nemtsov ha sconvolto un intero paese e ha innescato la condanna internazionale.

Oggi, tra i primi ad arrivare al Centro per i Diritti Umani Andrei Sakharov, dove è stato posto a giacere il corpo di Nemtsov, l’ex primo ministro britannico John Mayor e Platon Lebedev, imprenditore russo che fu imprigionato insieme all’ex esponente dell’opposizione anti Putin Mikhail Khodorkovsky. Il vice primo ministro russo Andrey Dvorkovich ha deposto un mazzo di rose nella camera ardente, ha partecipato alla veglia funebre anche l’ex primo ministro, ora all’opposizione, Mikhail Kasyanov.

Tuttavia, le autorità hanno impedito la partecipazione ad alcune autorità straniere in virtù delle contro-sanzioni varate in occasione della crisi ucraina. L’ingresso è stato vietato al presidente del Senato polacco Bogdan Borusewicz, la deputata lettone Sandra Kalniete ha detto di essere stata bloccata all’aeroporto di Mosca senza che le venisse fornita una spiegazione al riguardo.

Nemtsov sarà sepolto nel cimitero Troyekurovskoye lo stesso in cui riposa Anna Politovskaya.

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Le indagini sull’attentato

Chi ha ucciso Nemtsov? Ancora non è stato condotto nessun arresto e, al momento, non sembra che Ana Duritska, 23enne modella che era insieme al politico al momento dell’omicidio, abbia fornito elementi rilevanti per la soluzione del caso. Si aspetta di conoscere più approfonditamente i risultati dei test scientifici: dai primi rilevamenti balistici è emersa la possibilità che ad agire non siano stati dei professionisti.

In ogni caso, è stata offerta una ricompensa di tre milioni di rubli (48 mila dollari) per chiunque fornisca informazioni sulla morte di Nemtsov, in Russia lo stipendio medio non supera i 60mila rubli (960 dollari).

Secondo alcuni amici dell’esponente liberale, la morte di Nemtsov potrebbe ricollegarsi al fatto che erano venute in suo possesso alcune prove schiaccianti del coinvolgimento russo nella guerra in Ucraina. Questa indiscrezione è stata poi confermata dallo stesso Presidente ucraino Petro Poroschenko.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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