Isis: attacco al sito archeologico di Khorsabad

Pubblicato il 9 Marzo 2015 alle 13:01 Autore: Guglielmo Sano

Isis: Il governo iracheno ha mostrato preoccupazione per l’attacco contro il sito archeologico di Khorsabad.

Attacco all’idolatria

A quanto riferisce il governo iracheno, le milizie dell’Isis hanno intenzione di distruggere un altro sito archeologico. Infatti, venerdì scorso è toccato a quello di Nimrud, antico 3mila anni, poi a quello di Hatra, risalente a 2mila anni fa, entrambi appartengono al patrimonio dell’Unesco, adesso nel mirino dello Stato Islamico ci sarebbe Khorsabad.

Adel Shirshab, ministro iracheno del turismo e delle antichità, ha confermato ad Associated Press che gli jihadisti si stanno spostando verso la località 20 chilometri a nord est di Mosul. Citando diverse testimonianze, Saeed Mamuzini, funzionario curdo di Mosul, ha dichiarato che la demolizione di Khorsabad è in corso sin da ieri.

Ban Ki Moon, Segretario dell’Onu, ha definito tali attacchi dei “crimini di guerra” e in un comunicato rilasciato domenica si è detto “indignato per la distruzione del patrimonio culturale iracheno da parte dell’Isis”. Tuttavia, sembra che l’offensiva del gruppo armato sunnita contro gli antichi reperti, che promuovono l’idolatria in palese contrasto con la legge islamica, sia destinata a continuare.

isis khorsabad

Khorsabad

L’odierna Khorsabad era stata costruita da Sargon II come nuova capitale del regno assiro, col nome di Dur Sarrukin (“Fortezza di Sargon”), poco dopo la sua ascesa al trono nel 721 a.C., venne abbandonata nel 705 a.C., dopo la sua morte. Le sue spesse mura erano alte più di 20 metri, è famosa anche per le sue sette porte.

Visto che è stata la capitale di un singolo periodo della storia assira è molto importante per ricostruire le sorti del regno di Sargon II, tra i suoi resti sono stati ritrovati molti oggetti appartenuti al re. I bassorilievi che prima ornavano le mura sono conservati a Baghdad ma anche a Parigi, Londra e Chicago.

Dopo il video di propaganda che mostra miliziani dell’Isis impegnati a distruggere i reperti del museo di Mosul, gli jihadisti in precedenza avevano bruciato i libri, anche manoscritti molto rari, contenuti nella biblioteca e all’Università di Mosul, nell’antichità conosciuta come Ninive, continua la violenza iconoclasta degli uomini dello Stato Islamico. Il ministro Shirshab, domenica, ha invitato il Consiglio di sicurezza dell’Onu a porre fine alle atrocità perpetrate dall’Isis.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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