Primarie Venezia, ecco chi è Felice Casson

Pubblicato il 16 Marzo 2015 alle 12:04 Autore: Felice Tommasino
Casson, candidato centro-sinistra al ballottaggio per Venezia

Primarie Venezia, ecco Felice Casson. Sarà lui il candidato sindaco del centrosinistra per le elezioni del prossimo 31 maggio. Battuti Nicola Pellicani, sostenuto da Massimo Cacciari, e Jacopo Molina. “Una vittoria bella e netta in tutte le zone della città” ha commentato Casson. Il senatore si è detto anche certo dell’appoggio dei suoi rivali alle primarie per conseguire la carica di sindaco di Venezia.

Il percorso, appena iniziato, di Casson rischia di rappresentare già sul nascere un caso politico. Il trionfatore delle primarie promosse dal Pd, è stato sostenuto solo da una parte del partito: i civatiani. Il restante necessario sostegno gli è arrivato da Rifondazione Comunista. Le sue parole alla vigilia erano state chiare: “A differenza degli iscritti e degli elettori, l’apparato del Pd mi è contro. E sono contentissimo di ciò”. E questo rappresenterebbe per Casson il primo segno di discontinuità con il recente passato della città di Venezia.
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Casson, a 26 anni in magistratura

61enne originario di Chioggia, il candidato sindaco del centrosinistra ha studiato dai Salesiani prima in provincia di Treviso poi in provincia di Verona. Ha conseguito il diploma classico ad Adria e si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Padova. A 26 anni è entrato in magistratura. Dai primi anni ’90 al 2005 ha ricoperto la carica di pubblico ministero presso la Procura di Venezia.

Le inchieste

Nel suo curriculum di pm, Casson può vantare numerose inchieste: l’incendio del Grande Teatro La Fenice, le truffe ai danni del Casinò di Venezia, la strage di Peteano, il caso Glaudio e i processi per le morti causate dall’amianto a Marghera. Non fosse parlamentare, ora sarebbe magistrato in Cassazione.

La rivalità con Cacciari

La rivalità, recentemente rinfocolata, con Massimo Cacciari risale alle elezioni del 2005. Entrambi concorrevano alla carica di sindaco di Venezia. Al ballottaggio vinse Cacciari. Sull’appoggio di quest’ultimo a Pellicani, Casson ha dichiarato: “Chi se ne importa, davvero. Quando giorni fa ha fatto una conferenza stampa per dire che sosteneva Pellicani mi sono detto: è andata, sono alla disperazione completa. Ora comincia una nuova era”.

In Senato dal 2006

Al 2006 risale invece il suo ingresso in Senato tra le file dei Democratici di Sinistra. Nel 2008 il passaggio al Pd fino al conseguimento della carica di vicepresidente dei senatori democratici. Attualmente è vicepresidente della commissione Giustizia, segretario del CoPaSiR e membro della giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari e del comitato per i procedimenti d’accusa.

La vicenda dell’ex sindaco di Molfetta

Prima delle primarie di Venezia, Casson era balzato agli onori della cronaca quando la giunta delle elezioni e delle immunità del Senato ha negato l’autorizzazione a procedere in merito alle intercettazioni di Antonio Azzollini di Ncd. L’ex sindaco di Molfetta era indagato per lo scandalo legato al porto della città. Casson che era invece favorevole all’autorizzazione si autosospese dal gruppo del Pd.

“Una politica pulita, trasparente, di controllo”

Da senatore di area civatiana non ha votato il Jobs Act e nemmeno la riforma costituzionale. Ora è pronto a correre per le amministrative: “Il nostro popolo ha chiesto di voltare pagina con forza, nel nome della trasparenza, della legalità e dell’etica. Un segnale importante, ha vinto tutta Venezia”. Casson vuole farsi promotore di “una politica pulita, trasparente, di controllo”. E avvisa: “Dobbiamo essere in grado di mettere in pratica proposte credibili e attuabili da contrapporre a chi vuole arricchirsi con il malaffare, a chi anzi lo ha fatto negli anni passati”.

 

L'autore: Felice Tommasino

Classe 1991, cilentano. Laureando in Editoria e Pubblicistica all'Università degli Studi di Salerno. Su Twitter @felicetommasino
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