Inchiesta Ischia, Berlusconi intercettato “Giudici aspettano passo falso per arrestarmi su ordine Napolitano”

Pubblicato il 3 Aprile 2015 alle 11:40 Autore: Francesco Di Matteo
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Inchiesta Ischia: Berlusconi intercettato parla di Napolitano.  Proseguono le indiscrezioni sulla vicenda dell’Isola Verde, che ha portato in carcere il sindaco Giosi Ferrandino. Tra le migliaia di intercettazioni, molte sono partite dall’ex parlamentare del PDL Amedeo Laboccetta, oggi direttore della società pubblica di gestione degli acquedotti GORI.

Il telefono di Laboccetta è messo sotto controllo per i suoi strettissimi rapporti con Francesco ‘tom-tom’ Simone, “l’uomo che può arrivare ovunque”, il responsabile delle relazioni esterne della CPL Concordia.

Talefonata tra Laboccetta e Berlusconi

In un’intercettazione dell’11 maggio 2014, Laboccetta riceve la telefonata di Berlusconi con cui comincia un confronto sulla situazione economica e sociale. Si parla di disoccupazione giovanile, di immigrazione dell’Europa che non prende posizione, poi Berlusconi spiega all’amico Laboccetta che “i giudici stanno aspettando un mio passo falso per arrestarmi, anche su ordine del Capo dello stato”.

In seguito Laboccetta si risente con Berlusconi al quale propone un incontro con “l’amico” Marco Milanese, incontro che poi di fatto è saltato, l’ex consigliere di Tremonti e già implicato in varie inchieste.

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Francesco Simone, sospettato di essere il collegamento tra la cooperativa e i vari partner, secondo le intercettazioni aveva stretto un ottimo rapporto con Alessandro Clementi della Wave Investment partners di Roma, una società che si occupa di recupero crediti, anche della pubblica amministrazione. Simone segnalava a Clementi aziende che vantavano dei crediti poi clementi si offriva di acquistarli.

Tra queste aziende c’era la GORI, che vantava un enorme credito dalla PA. Secondo il sunto fatto dagli atti dei carabinieri, Laboccetta suggerisce a Simone di fare una chiara “manifestazione di interesse, perché una gara avrebbe tempi più lunghi”, trovando l’accordo di Simone che però raccomanda “di non spargere la voce sulla questione che stanno trattando”.

A fermare l’operazione, però, arriva un decreto legge che permette solo alle banche di acquistare crediti dalla Pubblica Amministrazionerendendo quindi impossibile l’operazione della Wave. Tuttavia Simone suggerisce a Clementi di “andare avanti con ‘Laboccetta e company, dato che probabilmente quel decreto decadrà”.

Francesco Di Matteo

L'autore: Francesco Di Matteo

Napoletano classe '92. Laureato in Scienze Politiche e delle relazioni internazionali alla Federico II di Napoli nel 2014, è appassionato di giornalismo e in particolare di politica, di analisi politica e di Scienza Politica, in generale. Tesserato a Libera, in passato ha ricoperto la carica di Coordinatore Regionale a livello giovanile nell'Italia dei Valori (2012). Cofondatore dell'associazione Agorà - Lavoro, Partecipazione e Libertà. Attualmente collabora anche con "Il Roma" ed è co-fondatore della testata indipendente "Libero Pensiero".
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