Spagna: Podemos a Madrid e Barcellona contro le disuguaglianze

Pubblicato il 13 Giugno 2015 alle 15:55 Autore: Guglielmo Sano

Spagna: Podemos adesso governa anche a Madrid. Manuela Carmena ha conquistato la poltrona di sindaco della capitale, dopo la vittoria di Ada Colau a Barcellona.

Spagna: cambiamento “capitale”

Alle 11.30 di oggi, Manuela Carmena è diventata sindaco di Madrid, ha guidato alla vittoria la piattaforma Ahora Madrid (formata da Podemos insieme a gruppi ecologisti e di sinistra). L’ex magistrato di 71 anni che alle elezioni amministrative del 24 maggio è arrivata seconda, dietro al Partito Popolare, ora governerà la capitale grazie a un’alleanza con il PSOE.

Nel suo discorso inaugurale ha detto: “non possiamo dimenticare che siamo servitori del popolo, vogliamo governare ascoltando”. Già durante il franchismo, la Carmena era nota per le sue battaglie in favore degli emarginati e dei più deboli. Ha promesso di governare “non solo per quelli che hanno votato per il cambiamento, ma anche per chi non crede in esso”.

Insieme al PSOE ha elaborato un piano d’azione articolato in 6 punti che comprende il congelamento della privatizzazione dei servizi pubblici, uno stretto controllo sui conti della capitale e l’istituzione di un “Ufficio Anticorruzione cittadino”. D’altra parte, uno dei suoi primi provvedimenti consisterà nel bloccare gli sfratti delle famiglie che non possono pagare il mutuo.

Spagna podemos colau

Spagna: Barcellona e l’emergenza abitativa

L’insediamento della Carmena a Madrid, si aggiunge alla vittoria di Podemos a Barcellona. Il capoluogo catalano, sempre a fine maggio, è stato conquistato dalla lista Barcelona en Comu. Il nuovo sindaco, Ada Colau è il “simbolo” della trasformazione subita dalla politica spagnola nell’ultimo anno.

41enne, ha frequentato la facoltà di filosofia di Barcellona senza laurearsi, da anni è rappresentante del movimento “Okupa”, nel 2013 è stata arrestata dopo una protesta all’interno di una banca. Il suo mandato sarà incentrato soprattutto sulle politiche abitative. Uno degli obiettivi dichiarati è quello di “parlare con le banche che vorranno collaborare e trovare appartamenti vuoti per affitti sociali”, mentre saranno sanzionati gli istituti di credito che cercheranno di tenerli sfitti.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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