Sondaggio Fiducia Renzi (Ipsos): Salvini e il Premier appaiati al 36%

Pubblicato il 29 Giugno 2015 alle 13:33 Autore: Umberto Zimarri
Sondaggio Fiducia Renzi: l'analisi condotta dall'Ipsos e pubblicata dal Corriere evidenzia il momento di difficoltà del Premier che viene raggiunto da Salvini al 36%. I grafici mostrano tre percentuali riguardanti la fiducia: quella d'insediamento, quella d'inizio anno e quella attuale

Sondaggio Fiducia Renzi da parte dell’Ipsos. L’analisi pubblicata quest’oggi da Nando Pagnoncelli evidenzia il grave momento di difficoltà per il Presidente del Consiglio che viene raggiunto da Salvini al 36%. Molto bene il Presidente Mattarella e in salita anche Beppe Grillo.

Scende la fiducia verso Matteo Renzi, cresce il gradimento nell’operato di Matteo Salvini e il risultato che emerge dal sondaggio Ipsos pubblicato dal Corriere è un sostanziale “pareggio” tra i due, visto che entrambi sono al 36%. Il risultato era praticamente impensabile al momento dell’insediamento a Palazzo Chigi del Presidente del Consiglio. Nel febbraio 2014, il segretario dei democratici godeva della fiducia del 61% della popolazione mentre il numero uno della Lega veniva giudicato positivamente solamente dal 27%. La differenza tra i due era allora di 34 punti percentuali.

Pagnoncelli spiega variazioni % fiducia

Nando Pagnoncelli, Presidente Ipsos, prima di passare all’analisi dei dati riassume ed ipotizza i tre fattori che hanno segnato e quindi contribuito alle variazioni di fiducia nell’ultimo periodo. “Gli ultimi mesi sono stati dominati da tre fenomeni: la corruzione politica con la vicenda di Mafia Capitale, i risultati delle elezioni locali (regionali e comunali) che hanno evidenziato lo scollamento nel Pd fra centro e periferia con la percezione di una diffusa rete di potentati locali difficilmente controllabili, l’acuirsi dei flussi migratori e le risposte disarticolate degli stati europei.  Tutti questi aspetti contribuiscono a rendere sfiduciati da un lato e dall’altro a creare paura. Tanto più che i segnali di miglioramento dell’economia, che pure come detto gli italiani colgono, non sembrano riverberarsi sulle condizioni concrete di vita: il Paese migliora almeno un po’ ma le mie condizioni personali rimangono al palo.”

Questi avvenimenti hanno influito sia nella fiducia verso le principali cariche dello Stato, sia sul gradimento verso i principali leader politici.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, resta la figura di riferimento nel quadro politico nazionale raggiungendo il 65%. Il calo di 6 punti percentuali è da considerare semplicemente fisiologico. Il Presidente del Senato, Pietro Grasso, attualmente gode della fiducia di 4 italiani su 10, alla data d’insediamento la fiducia era al 50%. Negli ultimi sei mesi la rilevazione fa segnare un +3%.  La flessione subita da Laura Boldrini risulta essere maggiore. La Presidentessa della Camera attualmente gode della stima del 33% del campione, ma all’inizio del suo mandato la fiducia era al 57%. Come abbiamo già visto, Matteo Renzi perde nell’intero periodo considerato venti cinque punti. La discesa da gennaio ad oggi è pari all’11%.

Sondaggio Fiducia Renzi: l'analisi condotta dall'Ipsos e pubblicata dal Corriere evidenzia il momento di difficoltà del Premier che viene raggiunto da Salvini al 36%. I grafici mostrano tre percentuali riguardanti la fiducia: quella d'insediamento, quella d'inizio anno e quella attuale

 

Sondaggio fiducia Renzi, Grillo sale sino al 30%

Dopo aver analizzato le cariche istituzionali, il sondaggio passa ai principali leader politici. Gli unici ad avere il segno più davanti sono Salvini (+9%) e Grillo (+6%). Per quanto riguarda il numero del Carroccio, Pagnoncelli osserva come ” la crescita rispetto all’inizio dell’anno è poco rilevante. L’impressione è che il leader della Lega abbia raggiunto il livello massimo di consensi e che fatichi ad estenderli. Il suo posizionamento «radicale» gli ha consentito di massimizzare i voti ma, come abbiamo detto più volte, non gli consentirà presumibilmente di posizionarsi come leader di un centrodestra che ha al proprio interno ampie componenti moderate”.

 Grillo è tallonato da Giorgia Meloni, il leader pentastellato è al 30%, la segretaria di Fdi-An è al 29% sostanzialmente stabile. Enrico Zanetti di Scelta Civica lascia sul campo sei punti e ottiene il 24% di apprezzamenti sull’operato. Silvio Berlusconi viene giudicato meglio del suo ex delfino Alfano: l’ex Presidente del Consiglio flette in negativo di sei punti, il ministro degli Interni subisce un crollo del 14%, fermandosi solamente al 15%. Tra i due si posiziona Nichi Vendola con il suo 17% (-3%).

 

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