Grecia, vigilia #Greferendum ad alta tensione Varoufakis su prelievo forzoso: “calunnie” Premier Renzi tranquillizza il popolo italiano

Pubblicato il 4 Luglio 2015 alle 16:37 Autore: Emanuele Vena
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E’ una vigilia ad altissima tensione, quella del referendum greco – già ribattezzato come #Greferendum – con cui il popolo ellenico sarà chiamato ad accettare o respingere il piano di aiuti proposto dai creditori internazionali alla Grecia. Una vigilia in cui iniziano a circolare anche voci inquietanti, come quella di un massiccio prelievo forzoso dai conti correnti più corposi.

A diffondere la notizia è il quotidiano Financial Times, secondo il quale “almeno una banca” starebbe pensando di attingere il 30% del contenuto dai conti con più di 8 mila euro, in modo da ricapitalizzare le stesse banche, che da lunedì potrebbero finire la liquidità – come sottolineato dal direttore dell’Associazione bancaria, Louka Katseli, che parla di appena 1 miliardo in cassa. Una notizia che si abbatte sull’elettorato – già preoccupato dal congelamento dei depositi – e potrebbe ri-orientare fortemente il voto per la consultazione di domani.

Non a caso arriva la reazione stizzita di Yanis Varoufakis, ministro delle finanze greco, che tramite Twitter smentisce la notizia, bollandola seccamente come una “calunnia”.

Grecia, vigilia #Greferendum: Varoufakis durissimo

Il ministro delle finanze ellenico si scaglia poi contro i creditori internazionali, definendoli – in un’intervista concessa al Mundo – come veri e propri “terroristi”, che puntano a far vincere il ‘sì’ per “umiliare i Greci”.

Intanto parla anche il premier italiano Matteo Renzi che, in un’intervista concessa al Tg5, invita la popolazione italiana alla calma: “L’Italia non ha paura di conseguenze specifiche sul nostro paese: 3 o 4 anni fa eravamo il problema insieme alla Grecia, eravamo compagni di sventura, adesso non è più così grazie alle riforme e alla ripartenza dell’economia. Noi siamo dalla parte di quelli che cercano di risolvere il problema, non siamo più il problema”. E aggiunge: “smettiamo di raccontare l’Italia come il malato d’Europa. Non siamo più il malato d’Europa”.

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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