Di Maio attacca Pd: “Che fine ha fatto il vostro programma elettorale?”

Pubblicato il 3 Agosto 2015 alle 16:03 Autore: Redazione
Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, analfabeta funzionale

Di Maio, vicepresidente cinque stelle della Camera dei Deputati, scrive oggi su Facebook un duro messaggio diretto agli elettori del Partito Democratico e al partito stesso. Le parole scelte rimarcano l’immobilismo, dovuto alle lotte interne, di un Pd definito lontano dai problemi delle persone: “Non c’è niente di più noioso e irritante dei partiti che passano il tempo a parlare di sé stessi. Cari politici del Partito Democratico, i cittadini vi pagano per affrontare i loro problemi, non per combattere le vostre guerre interne. Sono 10 anni che mentre ci fate assistere alle vostre lotte tra correnti, avete perso totalmente il contatto con i problemi della gente. Incontro sempre più elettori del Pd disgustati da queste corse per il potere. Molti mi chiedono che fine abbia fatto il programma elettorale del Pd che avevano votato nel 2013. Ne avete notizia?”

Su tagli alla Sanità: “Approfittano delle vacanze come i ladri”

Nello stesso post su Facebook, Di Maio attacca il Governo Renzi sui tagli alla Sanità “La settimana scorsa con una semplicità disarmante, hanno tagliato altri 2,3 miliardi di euro alla sanità e salvato Azzolini dall’arresto. Per queste schifezze i voti li trovano sempre, ma toccagli le poltrone in Rai o la legge elettorale e subito minacciano il Vietnam”.

Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera

I tagli alla sanità erano già stati oggetto di un duro attacco da parte del vicepresidente della Camera Di Maio, il quale sul suo blog personale aveva definito la scelta di approvare la riforma in estate piuttosto che a settembre, come la scelta di “ladri che ci svaligiano l’appartamento mentre siamo in vacanza. Se fosse stata una cosa buona l’avrebbero fatta a settembre, per farlo sapere a tutti”.

“Parlamento e Governo non sono una riunione di condominio”

Di Maio conclude il suo post ponendo l’accento sul membri del Pd che occuperebbero un seggio istituzionale unicamente per migliorare il proprio tenore di vita e non per risolvere i problemi che vivono quotidianamente gli italiani: “Ci sono imprese in Italia che attendono l’abolizione di Equitalia da anni. 9 milioni di cittadini italiani chiedono una formazione professionale attraverso il reddito di cittadinanza, mentre i partiti passano il tempo a guardarsi l’ombelico. Le istituzioni non sono un posto per far stare meglio chi le occupa. Ma uno strumento attraverso cui migliorare la vita di chi è fuori. Se al Pd non sanno fare altro che litigare, se ne vadano a casa, hanno scambiato il Parlamento e il Governo per una riunione di condominio.”

Per Di Maio, Renzi ha il destino segnato

Pochi giorni fa, sempre sul proprio blog, Di Maio aveva già criticato il comportamento interno e esterno del Pd e aveva predetto il destino di Renzi, accomunandolo al sindaco di Roma Marino e al governatore della Sicilia Crocetta, definendolo “aggrappato alla poltrona con le unghie e con i denti”.

Davide Tramparulo

L'autore: Redazione

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