Fiumicino, il ministro Delrio in Senato su disservizi: “Paghiamo decenni di paralisi”

Pubblicato il 4 Agosto 2015 alle 17:27 Autore: Andrea Asole
Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio

In mattinata il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio ha riferito al Senato circa il caos dello scorso 29 luglio all’aeroporto di Fiumicino, colpito da un incendio  e da un blackout, e che ha avuto come conseguenza la cancellazione della maggior parte dei voli e passeggeri lasciati a loro stessi senza informazioni né assistenza.

Delrio: “20 anni di paralisi negli investimenti”

In Aula il Ministro ha parlato di “disservizi che non dovranno più ripetersi” e che soltanto in parte sono dipesi dall’incendio. Il Ministro ha sottolineato come il caos scoppiato a Fiumicino sia anche figlio di fragilità organizzative mostrate da alcuni operatori (in particolare, la principale imputata è stata la compagnia low-cost spagnola Vueling, contro cui presidente di Enac Vito Riggio ha annunciato multe da 50mila a un milione di euro e l’apertura di una istruttoria) e di una debolezza strutturale causata da vent’anni  di mancati investimenti.

Il ministro dei Trasporti Graziano Delrio

Nuovi finanziamenti dal Governo

«Paghiamo decenni di paralisi» ha affermato Delrio, sostenendo però che il governo Renzi ha provato a rimediare aumentando i finanziamenti previsti: 53 milioni nel 2014, più di 300 nel 2015, 454 nel 2016 per un totale di 1.120 milioni rispetto agli iniziali 980 previsti. L’obiettivo è di aumentare il traffico di passeggeri dagli attuali 40 milioni l’anno a 100 milioni l’anno entro il 2020.

“Passeggero al centro del processo”

Il Ministro ha sottolineato che per una più efficiente organizzazione e per una prevenzione di eventi del genere occorrano una gestione ordinata delle partenze, un miglioramento delle dotazioni dei vigili del fuoco, più coordinamento tra i soggetti interessati perché, ha ricordato il ministro, nonostante lo sforzo di Aeroporti di Roma e di Alitalia e l’intervento degli ispettori Enac tutto ciò non è bastato per mandare Fiumicino al collasso. «Il passeggero non può essere abbandonato senza informazioni e assistenza» ma deve essere messo «al centro del processo» ha dichiarato il Ministro.

L'autore: Andrea Asole

Classe 1994, liberal-conservatore, tifoso juventino. Studio Scienze Politiche per il Governo e l'Amministrazione presso l'Università Roma Tre. Collaboro anche con le testate Qelsi e La cosa blu. Sono volontario Telethon.
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