Venezuela: la guerra al contrabbando

Pubblicato il 22 Agosto 2015 alle 14:26 Autore: Guglielmo Sano
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Venezuela: il Presidente Maduro ha dichiarato lo stato di emergenza, in una regione al confine con la Colombia, dopo un attacco da parte di contrabbandieri in cui sono rimasti feriti 3 soldati e un civile.

Venezuela: legge marziale

60 giorni di legge marziale in una trentina di comuni dello stato di Tachira, al confine con la Colombia, ad annunciarlo il presidente Nicolas Maduro che ha inoltre precisato come la chiusura della frontiera, annunciata circa due settimane fa, proseguirà fino a data da destinarsi. Nella regione sono stati inviati oltre 1500 militari con il compito di frenare le incursioni in territorio venezuelano dei contrabbandieri (benzina e generi alimentari) e paramilitari colombiani.

Nell’ultimo attacco lungo il poroso confine di 2200 chilometri, 3 soldati di Caracas e un civile sono rimasti feriti. Anche se cresce la tensione alla frontiera con Bogotà, visto che il contrabbando foraggia i gruppi eversivi e alimenta concorrenza sleale ed evasione fiscale nel paese, il presidente colombiano Juan Manuel Santos ha dichiarato che “i venezuelani sono sempre i benvenuti“.

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Venezuela: chiudere i confini

In tutto sono 17mila i militari inviati dal governo venezuelano a presidiare il confine con la Colombia, oltre a quelli stanziati nello stato di Tachira. Il 10 agosto, sempre Maduro, di concerto con Bogotà, aveva annunciato la chiusura notturna (a partire dalle 22) della frontiera tra i due paesi. L’attraversamento è tuttora interdetto ai veicoli da carico dalle 18 di pomeriggio alle 5 di mattina, in quanto “la maggior parte del contrabbando avviene di notte” per dirla con Josè Vielma Mora, governatore dello stato di Tachira.

Le autorità venezuelane stimano che più del 40% dei beni che il governo fornisce in forma di “sussidio” (latte, riso, pasta, ma anche la benzina, sono venduti a prezzi calmierati) siano contrabbandati in Colombia, dove vengono rivenduti a prezzi altissimi. Il maggiore guadagno dei contrabbandieri proviene dalla vendita di carburante. In Venezuela i prezzi della benzina sono tra i più bassi al mondo (il “pieno” di un auto comune può arrivare a costare meno di un dollaro): almeno 100mila i barili che passano illegalmente la frontiera ogni giorno. Finora sono stati sequestrati al confine 40 milioni di litri di benzina e 21 tonnellate di cibo.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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