Marino bacchetta il Papa: “Alla domanda sulla mia presenza negli Usa non avrei risposto”

Pubblicato il 1 Ottobre 2015 alle 15:39 Autore: Redazione
marino con fascia tricolore mentre rilascia interviste

Probabilmente sì, è una questione di politically correct. Trova sponda in questo tema Ignazio Marino, sindaco di Roma, nel rispondere alle dichiarazioni rilasciate dal Papa durante la conferenza stampa tenuta nel viaggio di ritorno dall’America.

“Il Santo Padre va negli Stati Uniti – ha affermato Marino durante l’intervista rilasciata a ‘Unomattina‘ – parla dei cambiamenti climatici, del petrolio, del dramma delle armi, dello sfruttamento del pianeta, fa dei discorsi epocali sul ruolo della donna nella Chiesa e il giornalista italiano chiede ‘L’ha invitato lei Marino?’. Se l’avesse fatta a me avrei risposto: ‘Non è questo lo scopo del viaggio e della conferenza stampa‘”.

La sortita di Paglia a ‘La Zanzara’ e le reazioni della Santa Sede

E a rinfocolare la polemica si è aggiunta la finta telefonata del premier Matteo Renzi partita da ‘La zanzara’, all’indirizzo di monsignor Paglia, che ha definito Marino un “imbucato” al seguito del Papa.

Una sortita sulla quale c’è stato l’immediata smentita da parte della Santa Sede, attraverso le parole del portavoce, padre Lombardi: “Le parole inqualificabili, utilizzate nei confronti del sindaco Marino in una telefonata rubata, non corrispondono all’opinione della Santa Sede”. Un riguardo probabilmente doveroso nei riguardi di chi come il sindaco della capitale dovrà predisporre le misure e i servizi di accoglienza necessari per l’arrivo dei pellegrini attesi per il Giubileo.

“Trasferta americana a carico della Temple University”

Incalzato sui costi del viaggio negli Usa Marino insiste: “Le mie spese e quelle di una persona che lavora con me, e che mi ha accompagnato negli Usa sono state sostenute dalla Temple University. Dal momento che per mesi ci sono stati rapporti tra il cerimoniale della città di Philadelphia, l’Arcidiocesi e il nostro cerimoniale, per vari aspetti mi ha accompagnato anche un ambasciatore che lavora in Comune, e il capo del cerimoniale e quelle spese sono state sopportate dal Comune, come è normale ed è sempre stato per tutti i sindaci nelle grandi e piccole città. Il conto esatto non lo conosco”.

“Problemi con il Commissariamento? Al contrario, felice di essere assistito contro il pericolo Isis”

Il primo cittadino non si è defilato nemmeno dal commentare la “zavorra” del commissariamento, affidato al prefetto Gabrielli. Al riguardo Marino ha commentato: “Io sono molto felice che ci sia una presa di coscienza della criminalità organizzata nella città e che ci sia accanto a me una persona seria, competente e capace che possa garantire la sicurezza nel primo Giubileo dopo le Torri Gemelle e l’Isis. Io avrò la responsabilità della mobilità, dell’accoglienza e lo stato si occuperà della sicurezza del Papa e di tutti i milioni dei pellegrini. Se non fosse così mi sentirei abbandonato”.

Marianna D’Alessio

L'autore: Redazione

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