Sondaggi Europee: chi si è avvicinato di più e chi ha sbagliato

Pubblicato il 28 Maggio 2014 alle 01:45 Autore: Francesco Anania
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Sondaggi Europee: chi si è avvicinato di più e chi ha sbagliato

Le urne si sono chiuse da circa 48 ore ed è tempo di tirare i primi bilanci anche per quanto riguarda le previsioni elettorali dei maggiori istituti demoscopici italiani per queste elezioni europee. Dopo il flop dello scorso anno, quando nessun sondaggista aveva previsto in particolare il boom elettorale del Movimento 5 Stelle, quest’anno non sembra infatti essere andata meglio, ma per ragioni opposte: infatti i maggiori errori di questa tornata elettorale hanno riguardato ancora il movimento di Beppe Grillo, rimasto sotto le previsioni, e il Partito Democratico, al quale nessun sondaggio aveva attribuito un valore alto come quello del risultato di domenica.

Se guardiamo agli ultimi sondaggi resi noti prima del divieto (imposto dall’art. 8 della L. 28/2000) alla pubblicazione nei quindici giorni antecedenti il voto, i valori più alti per il PD erano stati assegnati da ISPO al 34,9% e da SWG al 34,8%, rimanendo quindi anche nel migliore dei casi circa il 6% più in basso del 40,8% ottenuto dal partito di Renzi; l’errore maggiore è stato invece di Tecné (28,8%), a -12 dal risultato di domenica. Per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle, Demos con il 22% è l’istituto che più si è avvicinato al 21,2% raccolto effettivamente, mentre è ancora Tecné con il 27,7% ad aver compiuto l’errore più grossolano. Anche il 16,8% di Forza Italia risulta essere stato un dato più basso di quello previsto da tutti i sondaggisti, anche se Demopolis, Demos e Scenaripolitici.com con il 17,5% si sono avvicinati molto, mentre chi si discosta di più è anche in questo caso Tecné che stimava la forza politica di Berlusconi al 21,7%. La Lega Nord risulta essere andata invece oltre le previsione di tutti (ad esclusione di Scenaripolitici, al contrario con una forte sovrastima), con il 5,9% di IPR Marketing e il 5,8% di Euromedia che sono rimasti più vicini al 6,2% raccolto. Per la lista NCD-UDC, che non è andata oltre il 4,4%, i dati di Tecné (4,5%) e di Euromedia (4,6%) appaiono i più vicini a quello ottenuto domenica, mentre appare in questo caso grossolano l’errore di Demos, che stimava la lista al 7%. Il 4% de L’altra Europa con Tsipras era stato previsto da 5 istituti, mentre per gli altri la lista sarebbe dovuta rimanere sotto la soglia di sbarramento. Soglia non raggiunta invece da Fratelli d’Italia (3,7%), come previsto anche in questo caso da 9 dei 14 istituti di sondaggi. Infine, un altro errore importante compiuto da tutti gli istituti ha riguardato Scelta Europea, fermatasi ad un misero 0,7% ed invece stimata al 2% o più.

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Gli ultimi sondaggi pubblici prima del divieto

Con il metodo già utilizzato in passato per stilare una classifica di precisione degli istituti di sondaggi alle elezioni politiche 2013, per le europee del 2009 e per le politiche del 2008, emerge come ISPO risulti il miglior istituto fra i 14 che hanno pubblicato una rilevazione negli ultimi giorni prima del divieto, con “a ruota” SWG e a completare il “podio” Lorien Consulting. Fanalino di coda è invece Tecné, istitito come già detto autore in queste elezioni di errori decisamente significativi, cosi come sbaglia complessivamente molto amche Scenaripolitici.com.

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Classifica Istituti per Precisione – Ultima rilevazione pubblica prima delle Elezioni Europee

La situazione non è cambiata neanche a pochi giorni dal voto, con i sondaggi clandestini, pubblicati “in chiaro” sul proprio profilo facebook dal giornalista Fabrizio Rondolino in aperta violazione delle previsioni di legge, con dati che mostravano molto vicini PD e Movimento 5 Stelle, con la distanza massima presentata dal sondaggio SWG, secondo il quale il PD sarebbe giunto al 34,5% e il M5S al 25,5%. Il dato “clandestino” di Forza Italia andava dal 18% in su, mentre più vicini sono i valori di Lega Nord e NCD-UDC, anche se pure in questo caso vi sono errori importanti, come nel caso del sondaggio Piepoli. Infine, tutti gli altri partiti erano nelle previsioni sotto il 4%, mentre come visto L’altra Europa con Tsipras ha superato per un soffio la soglia.

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I sondaggi “clandestini” resi noti a pochi giorni dal voto

Per concludere, le stime non sono migliorate neanche nel caso degli Intention poll, Exit poll o Instant poll, pubblicati tutti subito dopo la chiusura dei seggi e di tipologia diversa, nei quali il Movimento 5 Stelle risultava molto vicino al PD, mentre come visto i punti percentuali di scarto fra i due partiti sono stati quasi 20: nel caso di un Piepoli per Sky le “forchette” dei due partiti si toccavano, rendendo attuale la possibilità che il Movimento di Grillo potesse risultare davanti ai democratici.

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Intention poll, exit poll e instant poll resi noti dopo la chiusura dei seggi

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L'autore: Francesco Anania

Classe ‘84, si laurea in Politica e Istituzioni Comparate all’Università degli Studi di Milano. Successivamente consegue il Master in Fonti, Strumenti e Metodi per la Ricerca Sociale presso la Facoltà di Scienze Statistiche dell’Università La Sapienza di Roma e accumula esperienze in diversi ambiti, lavorando tra l’altro presso l’istituto di ricerche Ferrari Nasi & Associati e in Regione Lombardia. Ha pubblicato una raccolta di poesie ed è appassionato di politica, world music e calcio. Collabora con Termometro Politico dal 2013.
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