Mario Monti: “Se Renzi avesse vinto le primarie contro Bersani, Scelta Civica non sarebbe nata”

Pubblicato il 29 Maggio 2014 alle 14:36 Autore: Daniele Errera

Sebbene le elezioni europee abbiano avuto trai maggiori sconfitti Mario Monti e la formazione politica da lui fondata un anno e mezzo fa (ma, tuttavia, non governata ormai da alcuni mesi), Scelta Civica, l’ex premier e rettore della Bocconi parla di un ipotetico passato senza la sua presenza nella scena politica nostrana.

Effettivamente a febbraio 2013 Scelta Civica aveva ottenuto ben 2.823.842 di voti, corrispondenti al 8,30%. Domenica scorsa Scelta Europea (cambio di nome solo per ragioni elettive), assieme a Centro Democratico e Fare per Fermare il Declino, ha ottenuto solamente 196.157, crollando ad un misero 0,71%. Ma nonostante questo Monti parla di soddisfazione sull’attuale situazione politica. Elogia Renzi sostenendo come la linea dell’ex sindaco fiorentino sia la sua: “mantenere disciplinati i conti e fare riforme strutturali per la crescita, avendo voce in Europa, è la stessa linea del mio Governo”, aggiungendo poi: “l’agenda Renzi ha preso il seguito dell’agenda Monti, soprattutto per liberalizzazioni e per lotta all’evasione fiscale”.

monti renzi

Quanto, poi, a Berlusconi, Monti richiama all’importanza del suo movimento, responsabile di aver bloccato l’ascesa del proprietario del Milan al Colle: “il partito che ho fondato ha avuto il merito di fermare Berlusconi: senza di noi oggi lui sarebbe presidente della Repubblica”. Ed un colpo alla botte ed uno al cerchio. Arriva l’attacco nei confronti di Pier Luigi Bersani. Monti ritorna al passato: “nel finire del 2012 ho chiesto a Bersani se era disposto a fare un Pd non preda di Fassina e della Cgil e mi disse di no. Allora sentii il dovere di fare Scelta Civica”. Ed infatti torna sull’attuale premier lodandolo: “se Renzi avesse vinto le primarie contro Bersani nel 2012 Scelta civica non sarebbe nata”. Monti, leader centrista alle ultime elezioni, non guarda il Pd nell’ottica di sinistra: “il Pd di Renzi è di sinistra? Nel senso della visione del sistema economico sociale, no. E questo è un vantaggio, un importante passo verso la modernizzazione. A un Pd conservatore dei valori della sinistra preferisco un partito più nebuloso e non schierato a destra o sinistra come è quello guidato da Renzi”. E continua, Monti: “a un Pd conservatore dei valori della sinistra preferisco un partito più nebuloso e non schierato a destra o sinistra come è quello guidato da Renzi”.

Quindi, infine, spinge per le riforme: “le riforme vanno realizzate, perché se non si fanno salta la prospettiva di crescita in Italia ma si perde anche la condizione straordinariamente felice di forte leadership italiana per incidere in Europa. Io con le mie politiche di rigore ed europeiste vinsi la doppia sfida di evitare due mali. Renzi vinca ora quella di realizzare due beni: riformi l’Italia per realizzare l’Europa”.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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