Panama Papers: chi è Jurgen Mossack?

Pubblicato il 4 Aprile 2016 alle 18:06 Autore: Redazione
Chi c'è dietro ai Panama Papers

Panama Papers: due dettagli particolarmente inquietanti emergono dallo scandalo finanziario di immani proporzioni venuto alla luce “scoperchiando” l’archivio dello studio legale Mossack-Fonseca. Uno dei suoi fondatori è figlio di un membro delle SS naziste, il secondo è che tra i suoi clienti c’è anche Rafael Caro Quintero, narcotrafficante di grosso calibro, attualmente latitante.

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Panama Papers: chi è Jurgen Mossack?

Jurgen Mossack, fondatore dello studio legale Mossack-Fonseca, è figlio di un SS che dopo la guerra trovò rifugio a Panama dove diventò una spia della Cia (offrendo informazioni su Cuba e Castro), anche questo inquietante particolare emerge dai documenti dell’intelligence Usa entrati in possesso dell’Icij. Dopo essersi laureato in un’università cattolica, continuò a studiare a Londra, per poi rientrare a Panama nel 1977,  anno di inizio dell’età d’oro delle società offshore.

Altro particolare interessante: uno dei clienti di Mossack-Fonseca è Rafael Caro Quintero, narcotrafficante, tra i fondatori, insieme a Miguel Angel Felix Gallardo del cartello di Guadalajara in Messico. Nel reportage dell’International consortium of investigative journalists si legge che nel 1985 venne arrestato per l’omicidio di un’agente speciale; successivamente venne estradato proprio in Messico: la condanna fu a 40 anni di reclusione, confiscati tutti i suoi beni.

Da lì partì una vicenda così ricostruita sul sito dell’Icij:

“Il governo messicano confiscò i suoi beni – tra cui una proprietà appartenente a una società offshore aperta da Mossack Fonseca – e li consegnò al governo della Costa Rica, che a sua volta li passò al Comitato nazionale olimpico. I documenti mostrano che, nel marzo del 2005, i funzionari del Comitato olimpico della Costa Rica chiesero a Mossack Fonseca di ottenere la piena titolarità del bene. Un avvocato che lavorava per lo studio legale disse ai visitatori della Costa Rica che la decisione spettava agli azionisti della società. Un documento nell’archivio della società di Caro Quintero intitolato “Dettagli sul caso: azionisti” conteneva soltanto una nota: “Nessun dato trovato!”. Ma l’avvocato scriveva in una mail interna che “il vero proprietario della compagnia sembrava essere il narcotrafficante Rafael Caro Quintero”.

Mossack, terrorizzato dalle conseguenze, preferì non approfondire:

“Così scriveva in uno scambio di mail: “Rispetto a Quintero, persino Pablo Escobar era un bambino! Non voglio essere tra coloro che Quintero visiterà dopo la galera”. Nel 2013 Caro Quinte uscì di prigione per motivi tecnici e immediatamente sparì. Oggi è ancora latitante e figura nella lista dei massimi ricercati dall’Interpol”.

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