Neymar, il Barcellona avrebbe defraudato l’erario spagnolo

Pubblicato il 3 Giugno 2014 alle 18:30 Autore: Calcio Finanza
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Il Barcellona ha commesso un reato fiscale sottraendo nella trattativa per l’acquisto di Neymar e ha sottratto 9 milioni di euro all’erario. Lo afferma l’emittente Cadena Ser che fa riferimento ai documenti forniti dal Fisco spagnolo al giudice Pablo Ruiz, titolare dell’inchiesta sul caso. La procura dell’Audiencia Nacional, secondo Cadena Ser, chiederà un processo a carico del Barcellona e dell’ex presidente azulgrana Sandro Rosell, che si è dimesso a gennaio. Il club ha già versato 13,5 milioni di euro quando è scattata la denuncia per presunta frode fiscale. Il pagamento della somma, però, non fermerà il procedimento penale.

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Come riportato da Cadena Ser, il giudice Pablo Ruz ha ricevuto il rapporto della Agenzia delle Entrate relativa alla firma di Neymar con il Barcellona e ha concluso che il Barcellona ha compiuto un reato fiscale da più di 9 milioni.
Il Barcellona ha già pagato 13.500.000 quando è stata segnalata la presunta frode al Tesoro, ma questo non lo esime dalla commissione del reato in quanto questo importo è stato pagato dopo aver avviato il procedimento legale.
Secondo il procuratore la squadra ha commesso una frode fiscale di 9,1 milioni di euro omettendo di segnalare correttamente il pagamento alle società legate al giocatore per 10 milioni nel 2011 e 27.9 nel 2013.
Ruz ha detto che Neymar aveva al momento della firma una.condizione fiscale con il Barça di “non residente” in modo che l’obbligo di pagare le tasse corrispondano al pagatore, il Barcellona, ​​che dovrebbe così rendere il mantenimento del reddito lordo dei compensi corrisposti, ovvero il 24.75 per cento.
In questa situazione, il club ha deciso di regolarizzare la propria situazione fiscale dal punto di vista amministrativo, che non lo solleva dalla responsabilità penale, ma la multa per frode fiscale sarebbe quindi minore.
Il codice penale prevede una pena fino a sei volte l’importo truffato, vale a dire che in caso di condanna, il club dovrebbe pagare, oltre ai 9,1 milioni defraudati, una multa che potrebbe salire fino a 54 milioni.

In collaborazione con Calcio & Finanza