Afghanistan: quando la rivoluzione sfreccia su un taxi

Pubblicato il 10 Giugno 2016 alle 14:15 Autore: Redazione
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Afghanistan: quando la rivoluzione sfreccia su un taxi

Sara Bahayi, 38 anni, nubile, professione tassista. Nulla di strano in apparenza, ma Sara è una donna afghana e ora in Afghanistan con la sua Toyota Corolla non porta in giro solo donne (che altrimenti non potrebbero prendere un taxi guidato da un uomo), ma guida anche una vera e propria rivoluzione che incita le donne ad uscire di casa e a non fare affidamento sugli uomini.

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Afghanistan: quando la rivoluzione sfreccia su un taxi

Un giorno Sara si veste da uomo, indossa degli occhiali da sole e va a prendere dei passeggeri in una zona controllata dai talebani. Tutti i tassisti maschi si erano rifiutati di farlo. I confini che supera con il suo taxi matricola 12925 non sono solo geografici ma anche culturali e sociali, reali e immaginari. Bahayi con il suo lavoro guadagna circa 15 dollari al giorno, una cifra sufficiente per mantenere se stessa e i suoi 15 parenti, mamma malata inclusa.

Comincia a lavorare alla fine del 1990, quando i talebani le uccidono il cognato e lei ha iniziato a prendersi cura della sorella e dei 7 nipoti. Un uomo non le avrebbe mai permesso di lavorare per vivere.

Nove Onlus è un’organizzazione no-profit italiana che dal 2012 si occupa di cooperazione internazionale, aiuti umanitari e sviluppo socio-economico. La Onlus ha proposto progetti e iniziative per l’istruzione e il lavoro femminile a Kabul che hanno trovato accoglienza nel Consiglio degli Anziani della città, recentemente più morbidi su queste tematiche. Sulle basi di quanto portato avanti da Sara, la Nove Onlus propone cinque mesi di scuola guida e l’avvio di una start-up interamente femminile: così facendo, circa ottanta donna avvieranno un servizio di taxi, un progetto fortemente voluto dalle stesse donne afghane.

Federica Albano