Confindustria, Squinzi “Corruttori non possono stare tra noi”

Pubblicato il 9 Giugno 2014 alle 13:51 Autore: Giuseppe Spadaro

“Non ci interessa sapere se gli imprenditori che corrompono lo fanno perché obbligati o per vero e proprio spirito doloso: essi non possono stare tra noi, questo deve essere chiaro”. Lo afferma il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi all’assemblea di Assolombarda.

“Noi lavoriamo nelle regole e le rispettiamo – aggiunge Squinzi intervenendo all’assemblea di Assolombarda – e chi non lo fa deve stare fuori da casa nostra”, ma “dobbiamo ridurre seriamente i costi di funzionamento della burocrazia, cancellando tutto ciò che sottrae valore ed efficienza e crea una rete capillare di nepotismo e di ruoli inutili”.

Secondo il presidente di Confindustria “è la densità di questa sostanza fatta di leggi, regolamenti, enti, tutti controllati dalla politica, che fa prosperare la corruzione, l’evasione e il malaffare”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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