Elezioni Austria 2016: è anche il giorno dell’aquila

Pubblicato il 4 Dicembre 2016 alle 08:00 Autore: Alessandro Faggiano
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Aggiornamento sull’esito delle elezioni austriache

—> Alexander Van Der Bellen è il nuovo Presidente della Austria. L’indipendente sostenuto dai Verdi ha superato quota 53% mentre il candidato dell’estrema destra (FPÖ) Norbert Hofer non è riuscito a superare il 46% delle preferenze al ballottaggio che li ha visti l’uno contro l’altro. 

Elezioni Austria 2016: è anche il giorno dell’aquila

Non solo referendum. Oggi si vota anche in un Paese che sarà centrale per il futuro dell’Unione. Anche in Austria come in Italia, i cittadini hanno assistito a una delle campagne elettorali più lunghe delle storia della Repubblica Austriaca. Il primo turno di queste elezioni si è svolto il 24 aprile di quest’anno. Già in quel periodo, le istituzioni comunitarie cominciavano a soffrire una importante crisi di legittimità.

Elezioni Austria 2016: tra aprile e maggio, primo turno e ballottaggio

Il “peso massimo” della tornata elettorale era, senza alcun dubbio, il candidato della destra nazionalista Norbert Hofer. Il candidato per il Partito della libertà austriaco ha sbaragliato la concorrenza, superando di gran lunga gli avversari indipendenti. Ad arrivare secondo e a conseguire il ballottaggio contro Hofer è stato il candidato appoggiato dai Verdi, l’economista Alexander Van Der Bellen. Il distacco tra i due – almeno in partenza – era notevole. Hofer ottenne il 35% delle preferenze, contro il 21% dello sfidante. Stacco di circa due punti dall’ex-presidente della corte suprema, Irmgard Griss (fermo al 19%).

Il ballottaggio tra Hofer e Van Der Bellen è stato tiratissimo fino all’ultimo voto. Una differenza di poco più di 20.000 voti ha consegnato la vittoria al candidato sostenuto dalle maggiori forze politiche (compreso il partito socialdemocratico austriaco). Una vittoria risicata che, in teoria, avrebbe consegnato la presidenza all’economista. Tuttavia, la possibilità paventata di brogli sui voti per corrispondenza ha portato all’annullamento del ballottaggio celebrato a maggio. La Corte stabilì che si sarebbe dovuto ripetere (tra Hofer e Van Der Bellen) ad ottobre. La data, però, è stata posticipata fino al 4 di dicembre. Insomma, un percorso molto simile a quello del nostro Paese.

Elezioni Austria 2016: perché sono così importanti?

La vittoria di Hofer potrebbe segnare la “caduta” di un altro importante elemento dell’Unione sotto il segno del nazionalismo reazionario. Il candidato del Partito della libertà austriaco vuole proporre un referendum sull’uscita dall’Unione Europea. Dopo Brexit, anche l’aquila reale nera potrebbe spiccare il volo e lasciare il porto europeo. Le elezioni austriache potrebbero fare da apripista a una serie di elezioni fondamentali che si celebreranno nel 2017 sul suolo europeo, a partire da quelle francesi. Discorso diverso in Germania, dove la Merkel sembra poter andare verso il quarto mandato consecutivo. Infine, anche la stessa Italia potrebbe tornare rapidamente alle urne (e il risultato del referendum costituzionale di oggi potrà darci qualche indicazione in più). Segnatevi, quindi, il 4 dicembre 2016 come uno dei giorni più importanti per il futuro dell’Unione Europea.

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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