Orologio dell’Apocalisse: con Trump 2 minuti e mezzo alla fine del mondo

Pubblicato il 28 Gennaio 2017 alle 17:16 Autore: Beniamino Valeriano
orologio dell'apocalisse

Orologio dell’Apocalisse: con Trump 2 minuti e mezzo alla fine del mondo

Non siamo mai stati così vicini alla fine del mondo. Almeno secondo l’Orologio dell’Apocalisse (Doomsday Clock). L’ascesa di Donald Trump alla Casa Bianca e la minaccia del sedicente Stato Islamico hanno infatti contribuito ad accelerare le lancette di questo orologio metaforico, che misura il pericolo di una ipotetica fine dell’umanità.

Orologio dell’Apocalisse: la paura di una guerra atomica

Nel 1947, un gruppo di scienziati del Bulletin of Atomic Scientists dell’Università di Chicago decise di quantificare la distanza che separava l’umanità dalla fine dei suoi  giorni. Inizialmente, la mezzanotte rappresentava l’inizio di una guerra atomica, mentre i minuti simboleggiavano la distanza ipotetica di questo evento. Nel 2007 l’idea di una guerra atomica venne considerata obsoleta e fu sostituita con un qualsiasi evento che possa infliggere danni irrevocabili all’umanità.

Orologio dell’Apocalisse: 23:57:30, l’ascesa di Trump

L’elezione di Trump, i numerosi attentati in tutto il mondo e la guerra al terrorismo. Sono questi i principali avvenimenti che hanno convinto gli scienziati a far spostare di 30 secondi in avanti le lancette dell’Orologio, a soli due minuti e mezzo dalla mezzanotte. Il fattore Trump rimane un’incognita, una mina vagante.

A solo una settimana dal suo insediamento, il Presidente degli Stati Uniti si è attivato immediatamente per mantenere le promesse fatte in campagna elettorale. Quella appena trascorsa,  è stata una settimana intensa, caotica. Tanti gli ordini esecutivi, le direttive al Congresso federale, decise dal nuovo inquilino della Casa Bianca.

Dalle cancellazione dei fondi per le Ong che si occupano di aborto all’estero, alla riapertura di due importanti oleodotti. Dalla cancellazione del trattato economico sul libero scambio (il TTP in realtà era ormai naufragato prima ancora del suo insediamento), al contrasto con la Cina. Dalle misure restrittive per i rifugiati, alla costruzione (ancora poco chiara) di un muro al confine con il Messico. Insomma, una situazione caotica e poco prevedibile. Soprattutto per le politiche anti-immigrazione.

Orologio dell’Apocalisse: 23:58, il periodo delle bombe all’idrogeno

Durante la guerra fredda, l’Orologio dell’Apocalisse fu impostato a sette minuti dalla mezzanotte. Una distanza ragionevole, considerando i due minuti e mezzo del 2017. Da allora, le lancette sono state spostate 21 volte. Ma l’affacciarsi dell’era Trump, non è stato considerato come il punto più pericoloso di sempre. Tra il 1953 e il 1960 le lancette erano solo a due minuti dalla mezzanotte. Nel 1952 si aprì infatti l’era dei test sulle bombe all’idrogeno tra Unione Sovietica e Stati Uniti.

Orologio dell’Apocalisse: 23:43, la fine della guerra fredda

Nel 1991 si registrò la massima lontananza dalla mezzanotte, fissata a 17 minuti. La guerra fredda è ormai alle spalle e le due grandi potenze mondiali firmarono il trattato di riduzione delle armi strategiche. Dal 1995, però, la lancetta venne riportata nuovamente in avanti. Non di tanto, certo. Uno o due minuti al massimo ad ogni aggiornamento. Così, quasi senza accorgerci, siamo tornati ai livelli di guardia del 1953.

L'autore: Beniamino Valeriano

Mi sono laureato in Lettere Moderne all'Università degli Studi di Siena. Ho passato un anno a Madrid, ma poi è iniziata la crisi. Tornato in patria, sono ripartito per il Cile e ho (finalmente) capito di voler vivere e lavorare in Italia. Al momento frequento il master della Business School del Sole24Ore in "Giornalismo economico-politico e informazione multimediale". Sono appassionato di geopolitica, America Latina e musica. Speaker per gioco. twitter: @BenValeriano
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