Squali e acquazzoni: ecco Recife

Pubblicato il 19 Giugno 2014 alle 11:53 Autore: Antonio Scafati

Spiagge incantevoli, una vita culturale frizzante, un clima tipicamente tropicale e un mare pieno di squali: ecco Recife, capitale dello stato del Pernambuco, nord-est del Brasile. È qui che l’Italia di Prandelli affronterà la Costa Rica, un appuntamento che potrebbe essere già decisivo dopo la vittoria contro l’Inghilterra di sabato scorso.

Dal punto di vista geografico, Recife si trova un pelo sotto la linea dell’equatore. Ciò significa che anche d’inverno la temperatura scende raramente sotto i venti gradi. Ma sono le precipitazioni la vera incognita. La Coppa del mondo si gioca nel bel mezzo della stagione delle piogge. Per il resto, situazione simile a quella di Manaus: tanto caldo e tanta umidità.

Una passeggiata sul lungomare di Boa Viagem è un appuntamento da non mancare. È una delle spiagge più lunghe del Brasile ma la particolarità che la contraddistingue è un’altra: l’elevato tasso di attacchi da parte degli squali. Lungo la costa di Recife la concentrazione di squali toro e squali tigre è insolitamente alta. Meglio nuotare in acqua bassa o nelle aree protette da barriere naturali. Vivamente sconsigliato avventurarsi in mare aperto. La Coppa del mondo sta portando sulle spiagge di Recife tanti turisti: le autorità cittadine si sono preparate aumentando il numero delle torri di avvistamento. Cartelli in inglese e portoghese avvertono i bagnanti. Se a Manaus bisognava stare attenti alle zanzare e alla malaria, a Recife c’è da stare con gli occhi aperti per avvistare pinne a pelo d’acqua.

recife

Chi vuole restare alla larga dal mare non rischia di annoiarsi. Per la gran quantità di ponti e canali che l’attraversano, Recife è nota anche come la Venezia del Brasile. Ha una vita cultura vivace, ed è pure un polo tecnologico. Per la sua importanza è considerata la capitale del nord-est.

Conserva caratteri della colonizzazione portoghese, ma anche gli olandesi hanno lasciato tracce profonde della loro passaggio da queste parti. La Compagnia Olandese delle Indie Occidentali intuisce subito l’importanza strategica di Recife, collocata sulla punta più orientale del Sud America e dunque più vicina all’Africa. Gli olandesi arrivano nel Pernambuco nel 1630, liquidano facilmente la resistenza portoghese ma restano lì solo per qualche anno, comunque abbastanza per trasformare questo angolo di Brasile in uno misto di storia e cultura. Un esempio? Olinda, appena a nord di Recife, una delle città coloniali meglio conservate nel paese, dal 1982 inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco.

L’Italia sfiderà la Costa Rica all’Arena Pernambuco, nella periferia est di Recife, a una ventina di chilometri dal centro città. Lì intorno dovrebbe venir su una cittadella, ma per ora c’è ben poco. L’impianto accoglie 46mila spettatori ed è un gioiello tecnologico che saprà cavarsela bene anche dopo la Coppa del mondo: potrà ospitare spettacoli, fiere, convegni e appuntamenti sportivi. Ma prima c’è Italia contro Costa Rica.

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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