Notizie Attualità: la scuola superiore rimane questione di classe sociale

Pubblicato il 1 Aprile 2017 alle 16:22 Autore: Camilla Ferrandi
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Notizie Attualità: la scuola superiore rimane questione di classe sociale

Uscito il Rapporto 2017 di AlmaDiploma riguardante gli esiti a distanza dei diplomati a 1, 3, 5 anni dal titolo di studio. Tra i tanti spunti interessanti, il rapporto tra scelta della scuola superiore, decisione di proseguire gli sudi e condizione socio-economica delle famiglie degli studenti. I dati mostrano che un terzo dei diplomati presso un liceo proviene da famiglie di classe sociale “elevata” (medici; avvocati; dirigenti; docenti universitari; imprenditori con almeno 15 dipendenti). Solo il 16% da famiglie che lavorano nell’esecutivo (lavoro subalterno).

Notizie Attualità: la scuola superiore rimane questione di classe sociale

Solo il 28% dei diplomati 2016 presso scuole superiori non liceali si è iscritto all’Università.

Su 100 studenti che si iscrivono all’Università, 72 sono ex-liceali. Il 39% proviene dalla “classe sociale elevata”, 27 dalla “classe media impiegatizia” (direttivi, quadri, insegnanti), 17 dalla “classe media autonoma” (coadiuvanti familiari, soci di cooperative e imprenditori con meno di 15 dipendenti) e 13 dalla “classe del lavoro esecutivo” (18%).

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Grafica tratta da L’Espresso

Questo gap socio-economico è ancora più visibile se si guarda alle due roccaforti liceali. Ossia liceo classico e scientifico.

Nel 2016, il 45,9% dei diplomati classici e il 34,4% dei diplomati scientifici proviene dalla “classe sociale elevata”. La percentuale scende negli altri licei (linguistico 27,5%, delle scienze umane 21,5%, artistico 21,3%), tranne che in quello musicale, dove il 35% dei diplomati ha una provenienza agiata.

Notizie Attualità: persiste il gap socio-economico

Per quanto riguarda il campione di studio dell’indagine condotta da AlmaDiploma, è necessario fare le dovute considerazioni. Il questionario è stato sottoposto a circa l’8% dei diplomati 2016. La maggior parte risultavano iscritti in scuole superiori del Nord e del Centro Italia. Poco rappresentate, dunque, le regioni del Sud. Ma, sottolineano gli autori dello studio, la proporzione di studenti esaminata per classe sociale risulta perfettamente omogenea.

Insomma, l’indagine riscontra l’obiettiva presenza di un gap socio-economico che permane e non accenna a esaurirsi. Tramandare il lavoro di padre in figlio è un costrutto sociale che persiste. Insieme alla condizione sociale che ne deriva.

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Ancora oggi, in Italia, solo un diplomato su 10 presso licei proviene da una famiglia di operai. Meno di uno se si considerano i diplomati al liceo classico.

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Stando alle indagini condotte da AlmaLaurea chi proviene da famiglie di “classe elevata”, spesso significa grado di istruzione più elevato dei genitori, è più propenso a intraprendere percorsi di studio più lunghi.

Nel 2015, il 43% dei laureati in medicina ha una famiglia benestante alle spalle. E, nel complesso, il 34% degli iscritti ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico, ovvero i medici e gli avvocati del futuro, proviene dalle “classi sociali elevate”. Di contro, solo il 15% proviene da famiglie di operai e impiegati.

L'autore: Camilla Ferrandi

Nata nel 1989 a Grosseto. Laureata magistrale in Scienze della Politica e dei Processi Decisionali presso la Cesare Alfieri di Firenze e con un Master in Istituzioni Parlamentari per consulenti d'assemblea conseguito a La Sapienza. Appassionata di politica interna, collaboro con Termometro Politico dal 2016.
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