La limitazione del voto in Georgia fa discutere molte aziende

Pubblicato il 18 Aprile 2021 alle 11:15 Autore: Vittorio Maria Lauro

In Georgia, molte aziende sono contro la legge firmata dal governatore repubblicano Brian Kemp, e approvata dal congresso locale repubblicano. La limitazione del voto in Georgia sta facendo discutere ormai da diverse settimane.

La nuova legge prevede, per esempio, un più complesso sistema di identificazione per il voto per posta. Questo, secondo i democratici, renderà più difficile votare per le fasce di reddito basso.

Tra le aziende e i dirigenti che hanno firmato la dichiarazione di solidarietà contro qualsiasi forma di discriminazione nel votare spiccano BlackRock, Google, Amazon e Warren Buffet. Questa, per ora, è la più grande forma di sostegno da parte della comunità imprenditoriale contro le nuove leggi che gli stati Repubblicani cercano di emanare.

Molti repubblicani, tra cui l’ex presidente Trump e il senatore Mitch McConnell, hanno invece invitato le aziende a restare fuori dalla politica.

Il coinvolgimento delle aziende è aumentato da quando Mr. Chenault, l’ex CEO di American Express e Mr. Frazier, CEO di Merck & Co., hanno guidato un gruppo di dirigenti di colore a chiedere alle aziende di essere più coinvolte per contrastare leggi simili.

Questa dichiarazione per la protezione dei diritti di voto, secondo Chenault e Fraizer, dovrebbe essere apartitica. Infatti, secondo loro dovrebbe avere il sostegno sia dei repubblicani che dei democratici e questa dichiarazione non si riferisce ad una legge specifica.

Nonostante la dichiarazione fosse stata pensata come apartitica, i più importanti repubblicani hanno accusato le aziende di schierarsi con il partito democratico. Infatti, sono aumentati gli appelli per il boicottaggio delle aziende che hanno firmato questa dichiarazione, sostenuti anche da Trump.

Per questo motivo alcune aziende, tra cui Coca Cola e Delta, nonostante si siano dichiarati contrari all’introduzione di questa legge, non hanno firmato la dichiarazione. Anche molti dirigenti hanno preferito mettere il loro nome nel firmare la dichiarazione, e non quello dell’azienda, come Warren Buffet.

Per ora l’unico Stato ad aver approvato una legge più restrittiva è la Georgia ma alcuni Stati repubblicani hanno in bozza leggi simili. La paura, per molti, è che la limitazione del voto in Georgia possa presto riflettersi in molti altri Stati.

 

L'autore: Vittorio Maria Lauro