Nei paesi dove i cristiani sono perseguitati

Pubblicato il 29 Giugno 2014 alle 10:57 Autore: Antonio Scafati

La vicenda di Meriam, liberata pochi giorni fa dopo essere finita in prigione in Sudan con l’accusa di apostasia e adulterio, ha riacceso la luce sulle violenze di cui i cristiani sono vittime in molte parti del mondo. Il Sudan figura nell’elenco dei paesi dove i cristiani sono oggetto di persecuzioni – se non peggio. Ma nella lista ci sono anche la Corea del Nord, l’Iraq, l’Arabia Saudita e tanti altri paesi dove portare una croce può costare la vita.

In Arabia Saudita la religione ufficiale è l’Islam. Non c’è spazio per altro. “La monarchia non fa neanche finta di rispettare i diritti per coloro che sono di religione diversa” ha scritto la Cnn.

In Iraq circa il 5 per cento della popolazione è composto da minoranze religiose, cristiani compresi. Negli ultimi dieci anni le persecuzioni contro questi gruppi sono aumentate. Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, migliaia di persone sono state costrette a lasciare l’Iraq a causa della violenza di gruppi estremisti come l’Isis, lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante che in queste settimane sta spargendo sangue nel paese. Solo pochi giorni fa, oltre 10mila persone sono fuggite da Qaraqush, città a maggioranza cristiana nel nord dell’Iraq. Anche Papa Francesco ha espresso “la vicinanza della Chiesa cattolica” ai cristiani dell’Iraq e della Siria, altra terra dove la guerra civile ha portato violenza e gruppi estremisti che spesso mettono nel mirito i cristiani.

cristiani

In Cina il governo di Pechino da anni tiene sotto scacco la comunità cristiana. Le chiese vengono abbattute ciclicamente: magari con la scusa di una violazione dei piani urbanistici, come accaduto a fine aprile a Wenzhou, nel sud del paese. Decine di edifici religiosi cristiani hanno subito la stessa sorte in questi primi mesi dell’anno.

Situazione ancora più dura in Corea del Nord. Tra i 50mila e i 70mila i cristiani sono imprigionati nei campi di lavoro, ha calcolato Open Doors che studia i paesi dove i cristiani sono perseguitati. I cristiani sono costretti a tenere nascosta la loro fede, si riuniscono solo all’interno delle proprie famiglie, temono ciò che può accadere se scoperti: arrestati, imprigionati, torturati. Alcuni sono spariti. La Cnn ha ricordato la vicenda di Kenneth Bae, accusato di voler rovesciare il governo di Pyongyang attraverso la religione cristiana. È stato condannato a quindici anni di lavori forzati.

La Nigeria è divisa in due: nel nord c’è una predominanza musulmana, nel sud sono più numerosi i cristiani. Ma la Nigeria è anche la terra di Boko Haram, gruppo fondamentalista islamico il cui nome significa “l’educazione occidentale è sacrilega” e che si pone l’obiettivo di estirpare dal paese ogni traccia di cultura non islamica. Negli ultimi cinque anni 3mila persone sono state uccise secondo i calcoli di The Voice of the Martyrs, un’altra organizzazione che si occupa di documentare le persecuzioni religiose ai danni dei cristiani.

Il Dipartimento di Stato Usa ha scritto che in Sudan molti cristiani sono stati arrestati con l’accusa di voler diffondere la loro religione. Anche la Somalia ha alle spalle una lunga storia di violenze contro i cristiani. Non c’è libertà religiosa. Convertirsi non è illegale ma risulta socialmente inaccettabile, ha scritto The Voice of the Martyrs. Quelli che hanno abbandonato l’Islam per abbracciare il cristianesimo solo circa 200: conducono una vita parallela, si riuniscono in segreto. Pregano nel chiuso delle loro case o all’interno di chiese clandestine. Pregano la croce e pregano di non essere scoperti.

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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