Rinnovo contratto statali e scuola: insegnanti contestano i posti assegnati

Pubblicato il 5 Ottobre 2017 alle 09:58 Autore: Daniele Sforza
Rinnovo contratto statali e scuola: insegnanti contestano

Rinnovo contratto statali e scuola: insegnanti contestano i posti assegnati.

Le parole di Padoan hanno messo tra le priorità anche il rinnovo contratto statali. 2,6 miliardi di euro di risorse stanziate per questo fronte. Perché in prima fila, per il governo, c’è anche l’occupazione, soprattutto quella giovanile. Un rilancio per il mondo del lavoro e per l’industria che deve seguire le prospettive positive per il futuro del Paese. Intanto, in Piemonte, nel 2018 saranno abilitati 300 nuovi insegnanti di sostegno. Sebbene l’esigenza arrivi a quasi 3 mila docenti. Un’insufficienza di organico che non riguarda solo la regione di Torino, ma anche l’intero Paese.

Rinnovo contratto statali e scuola: insegnanti di sostegno ancora pochi

L’organico completo degli insegnanti di sostegno in Piemonte arriva a 11.186 unità. Tra questi, spiccano quasi 5 mila posti istituiti in deroga dal direttore dell’ufficio scolastico regionale, relativamente alla quantità di alunni con certificazione di disabilità. Questi ultimi ammonterebbero infatti a 14.457 su un totale di 536.616. Di fronte a questi numeri, è chiaro come il numero degli insegnanti di sostegno abilitati sia insufficiente. E non solo nella regione piemontese, ma anche nel resto del Paese. Per questo motivo, l’assessore regionale all’Istruzione Gianna Pentenero ha chiesto alle università piemontesi di organizzare “corsi in grado di formare un numero superiore di docenti specializzati in sostegno”, come riporta Askanews.

Rinnovo contratto statali: accolto il ricorso di CGS

La Confederazione Generale Sindacale ha fatto ricorso al Consiglio d’Europa contro il Governo. Tema chiave, i punti focali del rinnovo contratto del pubblico impiego. Con un comunicato su AgenParl, CGS ha riferito che “il Governo è chiamato a rispondere a tutte le violazioni in materia di contratti a termine”. Questo riguarda non solo la scuola, ma anche i settori amministrativi e tecnici delle altre PA. “Una risposta che dovrebbe arrivare entro il prossimo 15 novembre”. Sebbene ci si aspetti che possa arrivare quanto prima.

Tra le anomalie segnalate e accolte dal Consiglio d’Europa, spicca la violazione degli articoli della Carta riguardanti il diritto al lavoro. In aggiunta a ciò, una dignitosa retribuzione, alle tutele post-rapporto di lavoro e anti-discriminanti.

Rinnovo contratto statali e scuola: le ultimissime notizie

Il mondo scuola è in mobilitazione e si prospetta un autunno agitato sul fronte delle proteste. I principali sindacati del settore (Cgil, Cisl, Uil, Snals-Confsal e Gilda) presenteranno a breve la piattaforma unitaria. L’obiettivo è quello di ottenere risposte dall’Aran per quanto riguarda il rinnovo contratto statali. Le finalità ultime sono quelle di garantire dignitosi aumenti stipendiali. Senza che il bonus Renzi venga sacrificato. Oltre a riportare la normativa professionale ai tempi pre-Brunetta e pre-Renzi.

Le proteste del mondo scuola virano però anche verso gli arretrati stipendi. In conseguenza dell’adeguamento del costo della vita stabilito nel 2015. Si parla di centinaia di euro che mancano nelle tasche del personale scolastico. Un problema che dovrebbe essere trattato a parte e non intaccare l’incremento salariale previsto dal rinnovo. Su questo fronte, però, si aspettano fumate nere da parte del governo.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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