Bollette ogni 28 giorni: rimborso di 50 euro. Come richiederlo

Pubblicato il 30 Ottobre 2017 alle 13:03 Autore: Daniele Sforza
Bollette ogni 28 giorni: come chiedere il rimborso

Bollette ogni 28 giorni: rimborso di 50 euro. Come richiederlo.

I mesi a 28 giorni: così le compagnie telefoniche e non solo fanno pagare i loro clienti 13 bollette all’anno anziché 12. Si può chiedere il rimborso? Come muoversi nella giungla delle bollette e delle leggi che lo vietano/permettono? In attesa che il Governo si pronunci, come è possibile difendersi, sempre che ci si possa difendere?

Bollette 28 giorni: la questione nella politica

Il senatore PD Stefano Esposito ha depositato un emendamento da inserire nel decreto fiscale che riguarda proprio questo tema. Multe previste per le compagnie che fatturano ogni 28 giorni e rimborsi forfettari di almeno 50 euro per i consumatori. A quanto si legge dall’emendamento, si dovrebbe anche mettere nero su bianco sul rimborso di somme “indebitamente percepite” nel caso in cui il “comportamento lesivo” dell’operatore abbia causato un “esborso illegittimo a carico degli utenti”. E per quanto riguarda le multe? Prima il controllo sulla periodicità della fatturazione “prevista dalle disposizioni vigenti”. E poi, per chi viola la normativa, “sanzione pecuniaria da euro 500 mila e 5 milioni di euro”.

Anche la deputata PD Alessia Morani aveva proposto di rendere obbligatoria la fatturazione della bolletta ogni mese. Il sottosegretario allo sviluppo economico Carlo Calenda aveva ribadito l’inclusione della misura nella manovra. Tuttavia è atteso un incontro con gli operatori sul tema, che potrebbe svelare definitivamente le carte.

Bollette 28 giorni: come chiedere il rimborso?

In attesa che il decreto fiscale legato alla Legge di Bilancio 2018 dichiari definitivamente illegale la fatturazione della bolletta a 28 giorni, è già possibile difendersi? Come chiedere il rimborso? Quanto descritto sopra, le multe a cui andrebbero incontro gli operatori potrebbero diventare briciole a fronte di un fatturato che, da quando sono in vigore le bollette a 13 mesi, è aumentato di circa il 9%. Dopotutto, dall’aumento di 1 mese dell’anno economico, secondo le prime stime Agcom riportate da Repubblica, le compagnie avrebbero guadagnato ben 1,19 miliardi di euro solamente nell’anno 2016.

Aspettando una decisione da parte del governo, è già possibile chiedere il rimborso e contestare le bollette a 28 giorni. Lo ha riferito Codacons, che ha comunicato la possibilità di inviare una diffida o un reclamo alla compagnia che fattura bollette a 28 giorni. L’utente dovrà quindi scrivere una lettera alla propria compagnia (raccomandata con ricevuta di ritorno fa tramite fax con ricevuta di ricezione), contestando ciascun mese di fatturazione a 28 giorni e chiedendone dunque il rimborso. In base alla delibera 121/17/CONS emanata dall’AgCom a marzo 2017.

Quindi, nella lettera inviata alla compagnia, si richiede a quest’ultima di accettare la propria richiesta. Qualora non pervenga risposta dall’operatore entro 30 giorni dall’invio della lettera l’utente potrà recarsi sul sito del Codacons. Lo stesso nel caso pervenga risposta negativa. Quindi avrà la possibilità di aderire a una conciliazione, scaricando e completando la compilazione del formulario UG al fine di richiedere l’applicazione degli indennizzi automatici.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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