Legge elettorale, Di Maio apre a Renzi ma il Pd pone l’ultimatum “O risposte scritte o è inutile vederci”

Pubblicato il 6 Luglio 2014 alle 11:16 Autore: Daniele Errera
m5s di maio

Il vicepresidente della Camera Luigi di Maio (M5S) torna sulla lettera di risposta presentata dal Pd al Movimento sulla legge elettorale e, intervistato dal Corriere della Sera, apre a otto temi su dieci e riflette sull’incontro del premier Renzi con i Cinque Stelle: “Ci andremo consapevoli di essere davanti a una opportunità storica per cambiare l’Italia. Stiamo mettendo a punto e porteremo una proposta che modifica il Democratellum e sarà una svolta che non potranno rifiutare”. Quanto al doppio turno e al premio di maggioranza, “non siamo contrari a prescindere”.

luigi di maio

L’estensione dei collegi? “Siamo disposti a rinunciarci, a patto che una norma più stringente escluda – eccetto per i reati d’opinione – i condannati dal Parlamento”. Si dichiara “d’accordissimo” con la richiesta del Pd di un controllo preventivo della nuova legge elettorale da parte della Consulta, “ma – continua Di Maio – con i tempi e modi che hanno proposto non si può fare”. Poi, continua il vicepresidente, “ci sono anche altri punti che si possono affrontare. L’abolizione del Cnel, per esempio, per noi è scontata”. Quanto al Senato “abbiamo appoggiato il ddl Chiti che già prevedeva quanto ci propone il Pd: una camera che non esprime la fiducia e non vota il bilancio. Bisogna fare però una riflessione sul perchè e in quali condizioni”. Ma è netto sul Senato elettivo: “Non vogliamo è un Senato di nominati”.

Ma l’apertura di Di Maio al Pd non basta. In una nota l’esponente della segreteria democratica, Davide Faraone, lo dice chiaro e tondo: “Va bene Di Maio, ma i 5 Stelle decidano se interloquire con la maggioranza o con Chiti. Siamo disponibilissimi, ma aspettiamo ancora risposta scritta e puntuale. Altrimenti inutile perdere tempo”

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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