Dati AGCom febbraio 2012

Pubblicato il 29 Marzo 2012 alle 14:12 Autore: Matteo Patané

Rispetto al mese di gennaio, si assiste ad un sostanziale riequilibrio tra i poli, o meglio ad una riduzione dello squilibrio: se infatti prendendo meramente i valori di centrodestra e centrosinistra la differenza si attesta sempre attorno ai tre punti percentuale, è il valore delle formazioni di destra – sostanzialmente la Lega Nord – che cala nettamente, passando dal 21% al 7%.
Il Terzo Polo evidenzia una lievissima ascesa, mentre la sinistra radicale extraparlamentare mantiene il suo ruolo di marginalità nel panorama mediatico italiano.
In generale anche questo istogramma mostra un accentramento televisivo intorno alle due principali compagini; contrariamente al passato, tuttavia, questa volta i due poli appaiono sostanzialmente appaiati, e dal punto di vista della par condicio questa è forse la novità più rilevante del nuovo corso politico.

L’opposizione leghista da destra viene premiata principalmente sul TGLa7 e su Rainews24, laddove il centrodestra governativo si impone principalmente su Studio Aperto e sul TG4. Il Terzo Polo di Fini, Casini e Rutelli trova maggiori spazi sul TG2 e su MTVFlash mentre il centrosinistra appare maggioritario su Rainews24 e Rainews.

Dati AGCom 2012 aggregati per mese

Dal dettaglio dei dati per partito si nota come la formazione che ha vissuto il maggiore avanzamento sia il Partito Democratico, in salita del 7%. Sale anche il PdL, che supera il Governo e si inserisce come seconda forza mediatica dopo il premier Monti. Dietro al PD, tuttavia, il vuoto. Nessun’altra forza salvo il Presidente della Repubblica supera il 5% del tempo complessivo, evidenziando un appiattimento senza precedenti nel panorama televisivo italiano, una deriva che inoltre – malgrado l’eterogeneità delle forze di maggioranza – assomiglia pericolosamente all’imposizione di un pensiero unico dal momento che le forze privilegiate dagli ambienti televisivi appartengono tutte o al Governo o alla maggioranza che lo sostiene.

Dati AGCom 2012 aggregati per
Istituzioni – Maggioranza – Opposizione

 

Dati AGCom 2012 aggregati per
area politico-culturale

L’evoluzione temporale dei dati evidenzia sia fattori di squilibrio che di riequilibrio rispetto al mese precedente: da un lato infatti cala la quota dedicata all’opposizione al Governo Monti, eliminando di fatto qualsiasi pluralismo dai telegiornali, dall’altro diminuisce nettamente il dominio del centrodestra in televisione, a fronte di una ritrovata eguaglianza tra i poli; inoltre, lo strapotere mediatico del Presidente del Consiglio e del Governo si attenua rispetto ai momenti più crudi della crisi. È tuttavia evidente come l’attuale situazione sia ricca di storture, figlia di un momento politico anomalo in cui tutti i partiti dominanti nel Paese si ritrovano alleati in un governo tecnico. Per certi versi un’opposizione al lumicino è inevitabile considerata la composizione del Parlamento, tuttavia il progressivo accentramento del dibattito nei due partiti principali evidenzia una vera e propria occupazione dello spazio mediatico, che nulla ha da invidiare a quella berlusconiana… se non fosse che in questo caso è bipartisan.

A livello di aderenza alla par condicio accade così che il TG3, pur dando meno del 10% alle forze di opposizione, sia il miglior telegiornale del Paese, seguito dal TGLa7 e da Rainews. Fanalini di coda Studio Aperto, TG4 e Rainews24. Più di ogni altra cosa, tuttavia, emerge una profonda differenziazione tra i TG Mediaset e tutti gli altri. Se infatti in quasi ogni testata le istituzioni sono preponderanti, sui telegiornali del biscione sono le forze di maggioranza – e scendendo nel dettaglio quelle di centrodestra – a fare la parte del leone. Passato cioè il momento in cui Berlusconi era al potere, le tre reti Mediaset hanno semplicemente spostato il baricentro del proprio tempo politico dalle istituzioni al PdL, rendendo sempre più evidente un ruolo più propagandistico che di vero servizio pubblico.

L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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