Obbligo Pos: multe e sanzioni per i commercianti, passa la norma

Pubblicato il 12 Dicembre 2017 alle 12:36 Autore: Giulia Angeletti
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Obbligo Pos: multe e sanzioni per i commercianti, passa la norma

Sono finalmente arrivati – su impulso dell’Ue – alcuni provvedimenti che mirano a rendere sia più stringente che meno pesante l’utilizzo del pos per i pagamenti negli esercizi commerciali. Il decreto che è stato approvato prevede infatti un sostanziale alleggerimento dei costi a carico dei negozianti che utilizzano lo strumento elettronico.

Costi che consistono – per i pagamenti elettronici effettuati tramite bancomat e carta di credito – nelle commissioni interbancarie, alle quali è stato dato un discreto taglio. In tal modo l’Italia si uniforma finalmente alle direttive europee sul tema, che precedentemente erano state ben poco prese in attuazione. Ma qual è la consistenza di questi tagli? Si tratta di un passaggio dallo 0,50% allo 0,20% del valore della transazione per carte di debito e prepagate, e di uno dallo 0,70% allo 0,30% per le carte di credito. Nonostante la significativa riduzione i commercianti non sono comunque contenti e, anzi, ritengono assenti i tagli diretti alle imprese.

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Obbligo pos, sanzioni in arrivo

E sono proprio i commercianti i destinatari di sanzioni che – una volta che sarà giunto il via libera del Ministero del Tesoro – verranno rese effettive con l’obiettivo di multare chi non si adegua all’obbligo del pos.

Tali sanzioni, di cui si parla già da tempo tentando di trovare una base giuridica all’interno del codice penale, dovrebbero partire da 30 euro; esse saranno imposte ad artigiani, commercianti e professionisti, mentre dovrebbero rimanerne esclusi tabaccai e benzinai – che comunque operano come sostituti d’imposta. “È inaccettabile pensare che un esercente, nell’indicare sulla vetrina la possibilità di pagare la transazione con bancomat o carta di credito, alla fine si rifiuti di utilizzare il Pos” ha detto il Pd Sergio Boccadutri, autore in questo contesto del sistema sanzionatorio, al Sole 24 Ore.

Obbligo pos, parla Confcommercio

Confcommercio, in quanto Confederazione italiana delle imprese, si è chiaramente espressa sul tema. Da una parte ha mostrato gli aspetti positivi del provvedimento, cioè in primis quelli relativi alla riduzione delle commissioni, mentre dall’altra ha espresso alcune remore. Queste ultime riguardano in particolare le sanzioni, che possono trasformarsi in “una via di misure ingiuste e penalizzanti“.

“Bene che il Governo abbia deciso di intervenire per ridurre le commissioni per i pagamenti con carte di credito e bancomat tramite Pos, anche se si tratta delle commissioni interbancarie e non di quelle a carico delle imprese. Non vorremmo, però, che il Governo usi questo stesso provvedimento per introdurre anche le sanzioni per le imprese che non accettano pagamenti elettronici”; questa infatti l’osservazione di Confcommercio, la quale mette in luce anche i diversi “luoghi comuni” che in Italia esistono sull’argomento. Uno di questi è sulla quantità di pos istallati negli esercizi commerciali; “in Italia – ha spiegato Confcommercio – il numero di Pos istallati è di 2,2 milioni, rispetto a 1,5 milioni in Francia e 1,2 milioni in Germania”.

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L'autore: Giulia Angeletti

Giornalista pubblicista classe 1989, laureata in Scienze Politiche, "masterizzata" presso la Business School del Sole 24 Ore, attualmente è addetta stampa e redattrice per Termometro Politico. Affascinata dal mestiere più bello del mondo e frustrata dalla difficoltà di intraprendere più seriamente questa professione, pianifica numerosi "piani B" per poter sbarcare il lunario nel settore della comunicazione. Ama informarsi e leggere, odia avere poco tempo per farlo. Su Twitter è @GiuliaAngelett3
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