Bonus bebè 2018: rinnovo ufficiale, cambiano le soglie di reddito

Pubblicato il 20 Dicembre 2017 alle 14:14 Autore: Guglielmo Sano
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Bonus bebè 2018: rinnovo ufficiale, cambiano le soglie di reddito

Riprendono i lavori sulla manovra finanziaria; obiettivo: chiudere nella notte di oggi per poi portare il testo in aula, dove verrà posta la fiducia, domani mattina. Importanti i rimaneggiamenti apportati al “pacchetto famiglia“. Cambia anche il bonus bebè dopo l’approvazione da parte della Commissione Bilancio di un emendamento proposto da Alternativa Popolare. L’assegno di natalità verrà prorogato soltanto per i nuovi nati o bambini adottati nel 2018 (dal primo gennaio al 31 dicembre). La formula in precedenza approvata al Senato prorogava l’agevolazione per 3 anni. Secondo i calcoli ufficiali dovrebbe riguardare 280mila famiglie. Restano comunque 185 i milioni stanziati per il prossimo anno. bonus bebè, bonus bebè

Sono stati confermati gli importi già previsti: 960 euro l’anno, cioè 80 euro al mese per 12 mesi, per coloro che hanno un Isee compreso tra 7mila e 25mila euro all’anno. Invece, il bonus sarà di 1.920 euro all’anno, ovvero 120 euro al mese per 12 mesi, per chi ha un reddito pari o inferiore ai 7mila euro all’anno. Il beneficio, però, spetterà solo fino al compimento del primo anno d’età o nel primo anno di ingresso nel nucleo familiare in caso di adozione.

La commissione ha approvato anche la modifica a un altro emendamento del “pacchetto famiglia“: quello che innalza da 2.840 circa a 4mila euro la soglia di reddito annuo sotto la quale i figli restano – dal punto di vista fiscale – a carico dei genitori. Ciò vale solo per i ragazzi fino a 24 anni d’età (sono oltre 130mila); invece, per i più grandi la soglia resta la stessa.

Bonus bebè 2018: rinnovo ufficiale, cambiano le soglie di reddito

Per ottenere il bonus bebè si dovrà fare domanda all’Inps, tramite il sito dell’ente o contact center; necessario possedere una dichiarazione Isee valida. La richiesta conterrà un’autocertificazione dei requisiti che danno accesso al beneficio (cittadinanza, permesso di soggiorno, convivenza con il figlio etc…); dovrà essere presentata entro 90 giorni dalla nascita del figlio o dall’ingresso nel nucleo familiare del bambino adottato. Si avrà comunque diritto al bonus in caso di ritardo nella presentazione della domanda ma non verranno corrisposti gli arretrati.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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