Renzi: “L’Italia non sarà commissariata. Riforme? Berlusconi è stato leale”

Pubblicato il 13 Luglio 2014 alle 11:49 Autore: Giuseppe Spadaro

Riforma del Senato, Berlusconi, Grillo e Europa. In un’ intervista in prima pagina sul Corriere della SeraMatteo Renzi racconta obiettivi e desideri del suo governo. Il presidente del Consiglio, si definisce “un mediano che sta su tutti i palloni: lui si studia le carte. Ma è meglio che non lo abbiano compreso”, scherza Renzi, “così arrivo a fari spenti lì dove voglio arrivare, con buona pace di tutti i commentatori e dei professionisti della gufata. La mia lettura quotidiana”, come la chiama il presidente del Consiglio, è il riassunto del Bilancio dello Stato.

ITALIA MAI COMMISSARIATA – L’Italia commissariata dalla Troika? “Mai e poi mai. È un’ ipotesi che non esiste. Dirò la verità: io non vivo nel terrore dei mercati”, assicura. “L’Italia è molto più forte di come si racconta in sede internazionale”, sottolinea. “Il problema, però, è che la ripresa europea è fragile. Molto fragile. Non va tutto bene”, chiarisce, “è una situazione difficile, da gestire con grande responsabilità. Ma essere responsabili non significa essere catastrofisti”.

NESSUNA PAURA DEI FRONDISTI – Per avere la forza di cambiare il modello di politica economica della Ue, secondo Renzi “basato tanto sul rigore, e poco sulla crescita, dobbiamo dimostrare di essere capaci di cambiare prima il nostro Paese”. Per questo è importante la riforma del Senato: dimostra “che la classe politica non ha paura di cambiare se stessa”. I frondisti? “Non si rassegnano all’ idea della semplificazione e del fatto che non ci sia indennità per i senatori”, è la convinzione del premier.

L’ATTACCO AI BANCHIERI – Poi sferza i banchieri: “Le banche non hanno più alibi, adesso sono piene di liquidità. Diano i soldi alle aziende, invece che lamentarsi, navigano nei soldi, li spendano, grazie”.

BERLUSCONI LEALE – Parlando della politica, di Grillo dice: “Organizzare proteste è il suo mestiereIl mio è cambiare l’Italia, e martedì gli faremo trovare una puntuale risposta del Pd al suo decalogo della settimana scorsa”. E sulla possibilità che il patto con Berlusconi vacilli con la sentenza Ruby, risponde che “fino a questo momento non ha mai fatto venir meno la sua parola e il suo impegno: diamo a Cesare quel che è di Cesare”. Infine, un messaggio ai presidenti della Camere: “Spero che Boldrini e Grasso abbiano la forza di mettere un tetto a tutti i loro alti funzionari come abbiamo fatto noi con i manager di Stato e pure con i magistrati”.

MINEO, FRENATORI? AVERE RISPETTO PER CHI DISSENTE – Freantori, gufi? “Occorre avere rispetto per gli avversari e per chi dissente”. Lo dice Corradino Mineo, uno dei frondisti Pd sulla riforma del Senato, parlando a Politicamp a Livorno. “Oggi -argomenta Mineo- c’è il rischio che con il combinato disposto tra riforma del Senato e Italicum, con una maggioranza del 37 per cento, chi vince può scegliere il presidente della Repubblica e la maggioranza dei giudici costituzionali. Va benissimo la governabilità, ma non ne facciamo un virus”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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