Conad, buono spesa da 500 euro su Whatsapp è una truffa, come fare

Pubblicato il 9 Febbraio 2018 alle 16:34 Autore: Francesco Somma
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Conad, buono spesa da 500 euro su Whatsapp è una truffa, come fare

Di catene truffa su WhatsApp ne abbiamo sicuramente sentito parlare tutti. Senz’altro ci è capitato almeno una volta nella vita di riceverne una e di dire “no, non ci credo, non abbocco”. Non sempre però risulta semplice riconoscere un fake. Alcune notizie o catene sembrano realmente vere e in più, per quello che offrono o promettono, sono estremamente appetibili. Oggi vi parleremo dell’ultima trovata che ha già truffato centinaia di utenti WhatsApp. Si tratta infatti del Buono spesa Conad dal valore di 500 euro chiaramente fasullo. Come riconoscerla?

Come riconoscere il buono spesa Conad fasullo

Il primo passo per riconoscere questa catena bufala è leggere il messaggio “promozionale”. Il messaggio infatti dice: “Concorso gratuito Conad – Vinci un buono Conad da 500 euro” all’apparenza potrebbe anche ingannare. Finisce poi per smascherarsi da solo quando aggiunge, incalzando l’utente, “Appena preso, ne rimangono ancora pochissimi”. Certo non è sicuro che un messaggio così non possa mai capitare nella vita, porsi  però delle domande dopo averlo letto è senz’altro il primo passo per capire se esso è veritiero. Alla fine del messaggio come se non bastasse, trovate la scritta “clicca qui” o “vai al link”. Il link in questo caso è Conad.it-gratis.net. Si tratta di un dominio inesistente che punta ad adescare le persone meno esperte.

Cosa si cela dietro la truffa del buono Conad

Dietro la truffa si cela qualcosa che ha un valore molto superiore ai 500 euro promessi dal buono. Gli hacker in questione compiono questa operazione di SCAM per raccogliere dati personali degli utenti truffati. Una volta raccolte queste informazioni, in palese violazione della privacy, i truffatori, concludono abbonamenti a nome degli utenti truffati. Gli abbonamenti attingono credito dal credito del proprio smartphone. Potrebbe accadere inoltre che gli hacker facciano altri tipi di abbonamenti, più esosi, procurando agli utenti un danno non quantificabile.

Francesco Somma

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